Guida rendicontazione di sostenibilità volontaria per PMI e microimprese
Pubblicato il 17 aprile 2025
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Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha recentemente pubblicato una guida sulla "Rendicontazione di sostenibilità volontaria per PMI e microimprese", che si concentra sull’applicazione degli standard ESRS VSME (European Sustainability Reporting Standards for Very Small and Medium Enterprises). Questo documento, che fa parte della serie Informativa Reporting di Sostenibilità (IRS) n. 14, è stato sviluppato nell’ambito dell’area delegata al consigliere Gian Luca Galletti e della Commissione "Reporting di Sostenibilità" presieduta da Angeloantonio Russo, con il contributo di Monica Peta ed Enzo Tucci.
La guida si rivolge principalmente alle PMI e microimprese, offrendo una panoramica su come procedere con la rendicontazione volontaria della sostenibilità. Sebbene le PMI siano state esonerate temporaneamente dall’obbligo di redigere report di sostenibilità per gli esercizi 2025 e 2026, a causa delle difficoltà iniziali emerse nella fase di applicazione degli standard europei, si prevede che la rendicontazione volontaria diventerà un elemento cruciale, soprattutto per la crescente richiesta delle banche in relazione alla finanza sostenibile.
Primi report di sostenibilità 2024, criticità
Il CNDCEC ha evidenziato che le criticità principali nei primi report di sostenibilità (riferiti all’esercizio finanziario 2024) erano legate alla ridondanza dei datapoint e alla difficoltà di raccogliere le informazioni necessarie. In risposta a queste problematiche, il legislatore europeo ha avviato misure di semplificazione e ha rinviato l’obbligo di rendicontazione per le PMI per gli esercizi 2025 e 2026. Tuttavia, anche in assenza di obblighi immediati, la guida offre una base utile per le PMI che intendano iniziare a predisporre la rendicontazione di sostenibilità in linea con gli standard volontari.
In sostanza, la guida ha l’obiettivo di preparare le PMI e microimprese a conformarsi agli standard ESRS volontari e a rispondere alle richieste delle banche in merito alla finanza sostenibile. Si prevede che questa prassi si estenderà a un numero crescente di imprese, con un maggiore coinvolgimento delle figure professionali dei commercialisti, che avranno un ruolo centrale nell’assistenza alla predisposizione di questi report.
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