Frodi Confisca con calcolo aritmetico

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Frodi Confisca con calcolo aritmetico

La terza Sezione penale della Cassazione, chiamata a decidere sulla confisca nell'ambito delle frodi fiscali, ha chiarito che la stessa è illegittima senza il calcolo aritmetico sul risparmio di spesa frutto dell'evasione.

Carente motivazione

Dunque, non basta al Gip indicare la somma presunta del risparmio di spesa, profitto del reato di evasione fiscale, ma deve essere esplicitato il calcolo aritmetico seguito (sviluppo in termini aritmetici del calcolo del profitto e criteri adottati nella determinazione dello stesso).

La sentenza in oggetto è la n. 24430 del 13 giugno 2016, che ha accolto il ricorso di due imprenditori indagati per dichiarazione fraudolenta con uso di fatture e documenti inesistenti, annullando, con rinvio per la rideterminazione, la sentenza del tribunale limitatamente alla statuizione dell'ammontare della confisca.

Omessa individuazione dei beni da sequestrare

Quanto alla richiesta, da parte della difesa, dell'individuazione dei beni da porre sotto sequestro, la Suprema corte spiega che per la confisca per equivalente, il giudice della cognizione può emettere il provvedimento ablatorio anche in mancanza di un precedente provvedimento cautelare di sequestro e senza necessità della individuazione specifica dei beni da apprendere. Infatti il destinatario può ricorrere al giudice dell'esecuzione se dovesse ritenersi pregiudicato dai criteri adottati nella selezione dei cespiti da confiscare.

Anche in
  • eDotto.com - Edicola del 29 marzo 2016 - Confisca commisurata al profitto - Mattioli

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