Fondo Nuove Competenze: c’è tempo fino al 10 aprile
Pubblicato il 31 marzo 2025
In questo articolo:
- Cos'è il Fondo Nuove Competenze
- Obiettivi strategici del FNC 2024–2025
- Per quali aziende?
- Novità 2024–2025: inclusione dei disoccupati
- Categorie di intervento: come funziona il contributo FNC
- Importi massimi finanziabili: soglie per tipologia di intervento
- Ambiti di formazione finanziabili: tematiche prioritarie
- Come presentare la domanda
- Checklist per la presentazione della domanda al Fondo Nuove Competenze 2024–2025
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C’è tempo fino al 10 aprile 2025 per presentare le domande di accesso ai contributi del Fondo Nuove Competenze (FNC), l’incentivo riconosciuto ai datori di lavoro privati, anche a partecipazione pubblica, che stipulano accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro per favorire lo svolgimento dei percorsi formativi di accrescimento delle competenze dei dipendenti.
Vediamo di seguito cosa fare per non perdere questa importante occasione, con un breve sguardo alle caratteristiche ed ai destinatari di FNC.
Cos'è il Fondo Nuove Competenze
Si tratta di un’iniziativa strategica promossa dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con l’obiettivo di favorire l’adeguamento e la crescita delle competenze dei lavoratori attraverso percorsi di formazione retribuita, senza costi diretti per le imprese.
L’agevolazione è finalizzata a sostenere l’aggiornamento professionale in risposta ai cambiamenti economici, digitali e ambientali in atto nel mercato del lavoro.
Finalità
Il Fondo è concepito per finanziare il costo del lavoro dei dipendenti durante le ore in cui gli stessi partecipano ad attività formative in luogo della prestazione lavorativa.
Le imprese che decidono di investire nella formazione possono così rimodulare temporaneamente l’orario di lavoro dei dipendenti, destinando una quota di ore a percorsi formativi senza subire l’aggravio dei relativi costi salariali e contributivi.
A differenza di altri strumenti di sostegno, il FNC infatti non finanzia la formazione in sé, ma esclusivamente il tempo lavorativo dedicato alla formazione.
Il meccanismo del Fondo, quindi, consente alle aziende di:
- migliorare le competenze del proprio personale;
- ridurre il gap di competenze digitali ed ecologiche;
- favorire l’occupabilità futura dei lavoratori, anche in settori in transizione;
- rafforzare la competitività del sistema produttivo attraverso il capitale umano.
Obiettivi strategici del FNC 2024–2025
Nella sua terza edizione, il Fondo si pone come uno strumento cardine delle politiche attive del lavoro, orientato ai seguenti obiettivi:
- transizione digitale: favorire l’introduzione di tecnologie avanzate nei processi aziendali e accrescere le competenze digitali dei lavoratori, inclusa l’intelligenza artificiale;
- sostenibilità ambientale: promuovere percorsi formativi legati all’economia circolare, alla riduzione dell’impatto ambientale e all’uso efficiente delle risorse;
- occupabilità e adattabilità: aumentare le possibilità di permanenza e reimpiego nel mercato del lavoro, anche in caso di riconversione industriale o ristrutturazioni.
Per quali aziende?
Possono accedere al Fondo tutti i datori di lavoro privati, comprese le imprese a partecipazione pubblica, in possesso dei requisiti di ammissibilità previsti dall’Avviso ANPAL e dalla normativa di riferimento. In particolare, le aziende devono:
- essere iscritte al Registro delle imprese;
- essere in regola con gli obblighi contributivi, fiscali e assistenziali;
- non trovarsi in stato di liquidazione, fallimento o concordato preventivo;
- non avere controversie aperte (giudiziarie o extragiudiziarie) relative a finanziamenti pubblici.
È inoltre essenziale che le imprese abbiano stipulato un accordo collettivo di rimodulazione dell’orario di lavoro, con la finalità di destinare parte dell’orario lavorativo ad attività formative, come previsto dall’articolo 88 del D.L. n. 34/2020 e dall’articolo 4 del D.L. n. 104/2020.
Novità 2024–2025: inclusione dei disoccupati
Una delle principali innovazioni introdotte con l’edizione 2024–2025 è l’estensione del Fondo Nuove Competenze anche ai lavoratori disoccupati, previamente selezionati dalle imprese con l’intento di assumerli al termine del percorso formativo.
Questa misura, fortemente voluta per sostenere la creazione di nuova occupazione, consente alle aziende di pianificare percorsi di inserimento lavorativo basati su competenze specifiche, colmando il divario tra domanda e offerta di lavoro.
La possibilità di finanziare anche la formazione dei disoccupati rafforza dunque la funzione del FNC come leva di politica attiva, contribuendo alla riduzione della disoccupazione strutturale e al miglioramento della qualità dell’occupazione.
Categorie di intervento: come funziona il contributo FNC
Per una più efficace gestione e ripartizione delle risorse, l’Avviso distingue tre categorie principali di intervento.
- Sistemi formativi (25%). Si tratta di progetti presentati da gruppi di imprese che includano almeno una grande impresa in qualità di capofila. L’intervento è finalizzato a creare ecosistemi formativi strutturati, con una visione strategica comune. Il progetto può coinvolgere fino al 60% dei dipendenti della capofila.
- Filiere formative (25%). Questa categoria è rivolta a micro, piccole e medie imprese (MPMI), preferibilmente operanti in distretti produttivi, reti di impresa o filiere territoriali. L’obiettivo è facilitare la formazione collaborativa tra aziende omogenee per settore o localizzazione, favorendo economie di scala e condivisione di obiettivi formativi.
- Singoli datori di lavoro (50%). È prevista una quota maggioritaria di risorse destinata ai singoli datori di lavoro che intendono attivare autonomamente progetti di formazione per i propri dipendenti. Questa soluzione è particolarmente indicata per aziende con fabbisogni formativi specifici e indipendenti da logiche di rete.
Il Fondo Nuove Competenze 2024–2025 opera attraverso un meccanismo di contributo a fondo perduto, con l’obiettivo di incentivare i datori di lavoro a investire nella formazione dei propri dipendenti senza sostenere il costo delle ore di lavoro sottratte alla produzione.
Il contributo erogato dal Fondo Nuove Competenze, dunque, non deve essere restituito dal datore di lavoro, in quanto è finalizzato esclusivamente a coprire i costi del lavoro relativi alle ore in cui il dipendente partecipa alla formazione, in sostituzione dell’attività lavorativa.
Come accennato, non viene finanziato infatti il costo della formazione in sé, bensì il tempo di lavoro retribuito destinato a percorsi di sviluppo delle competenze, in linea con le finalità indicate nell’accordo collettivo aziendale o territoriale.
Questa caratteristica rende il FNC complementare ai Fondi Interprofessionali, che possono coprire direttamente i costi dei corsi formativi. Le imprese possono quindi beneficiare di una formazione completamente gratuita, sommando il rimborso delle ore lavorative con il finanziamento dei contenuti formativi.
Percentuali
Il contributo è calcolato in base a due componenti principali del costo del lavoro:
- 100% degli oneri previdenziali e assistenziali: il Fondo copre integralmente i contributi obbligatori versati dal datore di lavoro durante le ore di formazione, al netto di eventuali sgravi. Ciò avviene quando l’accordo collettivo sottoscritto prevede una riduzione dell’orario di lavoro complessivo del dipendente (non solo una rimodulazione temporanea per finalità formative), senza modificare la retribuzione complessiva mensile.
- 60% della retribuzione oraria lorda del dipendente per le ore di formazione: questa percentuale è riferita al valore effettivo della retribuzione lorda oraria, calcolata secondo quanto stabilito dall’Avviso ANPAL e dal decreto ministeriale di riferimento.
Importi massimi finanziabili: soglie per tipologia di intervento
Ogni progetto può accedere a un contributo massimo predefinito, che varia in funzione della tipologia di soggetto proponente.
- Sistemi formativi – Fino a 12 milioni di euro per progetto. Questa categoria è riservata ai progetti che coinvolgono gruppi di imprese, con la partecipazione di almeno una grande impresa capofila. L’intervento deve prevedere un coinvolgimento massimo del 60% dei dipendenti della capofila, e promuove la creazione di ecosistemi formativi condivisi su larga scala. È la categoria con il massimale più elevato, pari a 12 milioni di euro per singolo progetto.
- Filiere formative – Fino a 8 milioni di euro per progetto. Rientrano in questa categoria i progetti presentati da aggregazioni di micro, piccole e medie imprese (MPMI), operanti preferibilmente in distretti territoriali, reti d’impresa, specializzazioni produttive o filiere industriali. Lo scopo è favorire la formazione collaborativa tra imprese, valorizzando le sinergie locali. L’importo massimo richiedibile è pari a 8 milioni di euro per ciascun piano.
- Singoli datori di lavoro – Fino a 2 milioni di euro per progetto. I datori di lavoro che intendono presentare il progetto in forma autonoma possono richiedere un contributo fino a 2 milioni di euro. Questa categoria è destinata ad aziende di qualsiasi dimensione che abbiano individuato fabbisogni formativi specifici e intendano intervenire direttamente sui propri dipendenti. È la forma più diffusa di accesso al Fondo, in particolare per le imprese che operano in modo indipendente e con progetti mirati.
Ambiti di formazione finanziabili: tematiche prioritarie
Per essere ritenuti ammissibili, i percorsi formativi devono essere coerenti con almeno uno degli ambiti strategici di intervento indicati nell’Avviso. Le tematiche prioritarie identificate per il biennio 2024–2025 sono:
- tecnologie digitali e intelligenza artificiale: formazione relativa all’automazione, alla gestione dei dati, alla cybersecurity, alla digitalizzazione dei processi e all’introduzione dell’IA;
- transizione ecologica ed economia circolare: percorsi orientati alla riduzione degli sprechi, al trattamento degli scarti, alla produzione sostenibile e al miglioramento dell’impatto ambientale;
- efficientamento energetico: moduli dedicati al risparmio energetico, all’utilizzo di fonti rinnovabili, all’adozione di tecnologie a basso consumo;
- welfare aziendale e benessere organizzativo: formazione rivolta alla gestione del capitale umano, alla conciliazione vita-lavoro, alla sicurezza psicosociale e alla costruzione di ambienti lavorativi sostenibili.
Come presentare la domanda
Per accedere ai contributi del Fondo Nuove Competenze (FNC), le imprese devono seguire una procedura operativa precisa articolata in più fasi, definita dall’Avviso pubblico ANPAL.
La presentazione della domanda comporta l’adempimento di requisiti preliminari, la predisposizione di una documentazione tecnica dettagliata e l’invio telematico dell’istanza entro il 10 aprile 2025.
L’accesso avviene tramite SPID, CIE o CNS, e l’istanza deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’azienda. È fondamentale che tutti i dati inseriti siano coerenti con i documenti allegati e con quanto dichiarato nell’accordo sindacale.
Le domande saranno istruite secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino a esaurimento delle risorse disponibili. In caso di fondi residui o nuove assegnazioni, ANPAL potrà procedere a istruire ulteriori domande ammissibili presenti nella lista di riserva.
Documentazione necessaria
La presentazione della domanda richiede la predisposizione e l’allegazione di una serie di documenti obbligatori, che consentono di verificare l’ammissibilità del progetto e la coerenza con le finalità del Fondo Nuove Competenze.
1. Dati anagrafici del datore di lavoro
- Denominazione legale e codice fiscale/partita IVA.
- Sede legale e operativa.
- Codice ATECO.
- Iscrizione al Registro delle Imprese.
- Settore di attività.
- Recapiti di riferimento e indirizzo PEC.
Questi dati servono a identificare il soggetto proponente e verificarne l’idoneità alla partecipazione al bando.
2. Dati dell’ente formativo e del soggetto certificatore. L’istanza deve indicare l’ente erogatore della formazione, che può essere interno o esterno all’azienda, purché accreditato a livello regionale o nazionale.
Se diverso dall’ente formativo, è necessario indicare anche il soggetto responsabile dell’attestazione delle competenze acquisite al termine del percorso.
È opportuno allegare l’accreditamento o altri titoli che comprovino la qualificazione del soggetto erogatore/certificatore.
3. Accordo collettivo e piano formativo. Vanno allegati in formato PDF:
- l’accordo collettivo firmato dalle parti sociali, che attesta la rimodulazione dell’orario di lavoro e l’impegno alla realizzazione del progetto formativo;
- il piano formativo dettagliato, che deve contenere: obiettivi didattici; modalità di erogazione (in presenza, a distanza, blended); durata (tra 30 e 150 ore per lavoratore); articolazione delle attività; soggetti coinvolti (formatori, tutor, verificatori); indicatori di risultato attesi.
Ogni progetto deve essere corredato da un elenco dettagliato dei dipendenti che parteciperanno alla formazione. Per ciascun lavoratore è necessario indicare:
- codice fiscale;
- qualifica e profilo professionale;
- numero di ore di orario di lavoro da convertire in formazione;
- costo del lavoro orario stimato, calcolato secondo i parametri forniti dal decreto attuativo.
Questi dati consentono di determinare l’importo del contributo richiesto, che sarà commisurato ai costi effettivi sostenuti per retribuzioni e contributi.
Checklist per la presentazione della domanda al Fondo Nuove Competenze 2024–2025
Requisiti preliminari dell’impresa
Iscrizione al Registro delle Imprese
Regolarità fiscale e contributiva (DURC in corso di validità)
Assenza di procedure concorsuali (liquidazione, fallimento, concordato, ecc.)
Assenza di contenziosi in corso su contributi pubblici
Documentazione da predisporre
1. Accordo collettivo sindacale
- Firmato da RSU/RSA o parti sociali territoriali più rappresentative
- Contiene numero di lavoratori coinvolti
- Specifica numero di ore da destinare alla formazione (min. 30 – max. 150 per lavoratore)
- Indica durata massima del progetto (entro 150 giorni dall’approvazione)
- Illustra motivazioni legate alla transizione digitale o ecologica
2. Piano formativo
- Definizione dei fabbisogni formativi aziendali
- Descrizione obiettivi didattici, contenuti e modalità di erogazione
- Indicazione dell’ente formatore e del soggetto certificatore (se diverso)
- Specifica dei risultati attesi e metodi di valutazione
3. Elenco lavoratori coinvolti
- Elenco nominativo con codice fiscale
- Ore di riduzione oraria per ciascun lavoratore
- Costo del lavoro stimato per ciascun dipendente (retribuzione + contributi)
4. Dati del soggetto formatore
- Ente accreditato (regionale o nazionale)
- Dati identificativi completi
- Indicazione dell’eventuale soggetto certificatore delle competenze
Presentazione della domanda
- Compilazione istanza tramite portale ANPAL
- Accesso con SPID, CIE o CNS
- Firma digitale del legale rappresentante
- Invio telematico entro il 10 aprile 2025
- Salvataggio ricevuta di presentazione
Contatti utili
- PEC ufficiale per comunicazioni: fondonuovecompetenze@pec.lavoro.gov.it
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