Fatture elettroniche, ok ai codici per il recupero dell’imposta di bollo
Pubblicato il 03 giugno 2024
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Pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, in data 31 maggio 2024, la risoluzione n. 28/E con la quale sono stati istituiti i nuovi codici tributo per permettere il pagamento, tramite i modelli "F24" e "F24 enti pubblici" (F24 EP), dell'imposta di bollo applicata sulle fatture elettroniche, oltre agli interessi e alle sanzioni correlati, dovuti a seguito del controllo automatizzato previsto all’articolo 2 del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 4 dicembre 2020.
Pagamento imposta di bollo su fatture elettroniche
L'articolo 6 del Dm del 17 giugno 2014 ha regolamentato il pagamento dell'imposta di bollo sulle fatture elettroniche, che sono obbligatorie prima per le Pubbliche amministrazioni e poi per i privati. Questo articolo richiede che le fatture soggette all'imposta di bollo riportino un'annotazione specifica, indicando "SÌ" nel campo "Bollo virtuale" del tracciato record della fattura elettronica. I contribuenti devono versare l'imposta di bollo accumulata periodicamente utilizzando il modello F24.
L'articolo 12-novies del decreto legge n. 34/2019, aggiornato dal Dm del 4 dicembre 2020, stabilisce che l'Agenzia delle Entrate fornisca nel portale "Fatture e corrispettivi" i dati sull'imposta di bollo delle fatture elettroniche. Questi dati includono sia le fatture che riportano l'assolvimento dell'imposta (Elenco A) sia quelle che non lo indicano ma per le quali l'imposta è dovuta (Elenco B). I soggetti IVA possono verificare e, se necessario, rettificare e versare l'imposta non indicata.
Se i soggetti IVA ritengono che alcune fatture non debbano essere soggette a imposta di bollo, possono escluderle dall'elenco e motivare la loro decisione in caso di verifica da parte dell'Agenzia.
Le specifiche tecniche sono state aggiornate il 29 marzo 2023, secondo il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 4 febbraio 2021, che regola il sistema.
NOTA BENE: È importante distinguere questa procedura dall'uso del "bollo virtuale" definito nell'articolo 15 del Dpr n. 642/1972, che riguarda una modalità di pagamento virtuale su richiesta per determinati documenti, non legato direttamente alle fatture elettroniche. Quest'ultimo prevede una autorizzazione specifica dell'Agenzia delle entrate, un'indicazione su documenti cartacei, e la liquidazione annuale dell'imposta tramite dichiarazione e versamento con modello F24.
E-fatture, pagamento imposta di bollo post controllo automatizzato
Con la risoluzione n. 28 del 31 maggio 2024, l'Agenzia delle Entrate ha introdotto nuovi codici tributo per il versamento delle somme derivanti dal recupero dell'imposta di bollo sulle fatture elettroniche.
Questi codici sono essenziali per il pagamento dell'imposta di bollo e delle relative sanzioni e interessi, che possono essere richiesti in seguito a un controllo automatizzato come previsto dall'articolo 2 del decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 4 dicembre 2020.
I codici tributo istituiti sono i seguenti:
- A400: "Imposta di bollo sulle fatture elettroniche - articolo 2 del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 4 dicembre 2020 - Controllo automatizzato";
- A401: "Imposta di bollo sulle fatture elettroniche - articolo 2 del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 4 dicembre 2020 - Controllo automatizzato - sanzioni";
- A402: "Imposta di bollo sulle fatture elettroniche - articolo 2 del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 4 dicembre 2020 - Controllo automatizzato - interessi".
Modalità di versamento:
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- Utilizzo del modello F24:
- I codici tributo vanno inseriti nella sezione "Erario", nelle caselle "importi a debito versati";
- Nelle caselle "codice atto" e "anno di riferimento", inserire le informazioni nel formato "AAAA", come specificato nelle comunicazioni telematiche dall'Agenzia.
- Utilizzo del modello F24 enti pubblici (F24 EP):
- I codici tributo sono esposti nella sezione "Erario" (valore F), nelle caselle "importi a debito versati";
- I campi "codice atto" e "riferimento B" sono valorizzati con i dati reperibili nelle comunicazioni dell'Agenzia;
- Il campo "riferimento A" non è valorizzato.
- Utilizzo del modello F24:
NOTA BENE: Questi codici permettono ai contribuenti di regolarizzare il versamento dell'imposta di bollo sulle fatture elettroniche, insieme agli interessi e sanzioni, garantendo il rispetto delle normative fiscali attraverso procedure automatizzate.
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