DL Rilancio in GU. 98 decreti per aiuti a famiglie e imprese

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DL Rilancio in GU. 98 decreti per aiuti a famiglie e imprese

Dopo un lungo iter parlamentare e la ricerca delle coperture fino all’ultimo minuto, il Decreto legge Rilancio ha ricevuto l’ok della Ragioneria generale dello Stato e la firma del Presidente Mattarella.

Il corposo provvedimento, che conta in tutto 266 articoli, è approdato così nella "Gazzetta Ufficiale" n. 128 del 19 maggio 2020.

Il suo valore è simile a quello di una manovra finanziaria, con un costo per il bilancio pubblico di 54,9 miliardi di indebitamento e un saldo netto da finanziare pari a 154,6 miliardi di euro.

Quello che colpisce non è tanto la corposità del decreto, quanto i numerosissimi provvedimenti attuativi a cui rimanda: ben 98, gran parte dei quali dovranno essere predisposti entro luglio.

Alcune di queste misure attuative prevedono, però, tempi più stretti - al massimo entro un mese dall’entrata in vigore del decreto legge - per avviare la macchina degli aiuti alla ripresa del Paese dopo l’emergenza da Coronavirus; mentre per la stipula della convezione tra il Mef e la Cdp, per rendere operativo il fondo da 12 miliardi di euro per garantire i pagamenti dei debiti commerciali della Pa, è previsto un tempo massimo di 10 giorni.

Pertanto, entro fine maggio è atteso un decreto del ministro dell’Interno, di concerto con Mef, Lavoro e Agricoltura, per le modalità di presentazione della domanda di regolarizzazione dei lavoratori in nero da parte dei datori di lavoro;

Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Dl, sono attesi due decreti ministeriali dell’Economia per attivare il cosiddetto meccanismo del “pari passu” per il rafforzamento patrimoniale delle medie imprese da 5 a 50 milioni di fatturato; mentre quattro decreti attuativi del MiSE per il sostegno alle start up innovative si attendono entro 60 giorni.

Dl Rilancio: subito i 600 euro agli autonomi e a giugno gli aiuti alle imprese

Con l’entrata in vigore dell’atteso maxi-decreto Rilancio, termina il periodo di limbo apertosi mercoledì scorso con l’approvazione del CdM e si delineano le misure che possono ufficialmente partire.

Il bonus dei 600 euro che spetta ai 4 milioni di lavoratori autonomi assegnatari anche per il mese di aprile sarà versato entro due o al massimo tre giorni sul conto dei diretti interessati; a luglio verrà versata la terza tranche da 1.000 euro.

I contributi a fondo perduto per le piccole imprese, invece, arriveranno nel mese di giugno; mentre da oggi, 20 maggio, sarà possibile richiedere i 1.200 euro per il bonus babysitter o per i centri estivi per bambini.

Per il settore turismo, filiera che più di tutti ha risentito della crisi da Covid-19, sono stati stanziati 1,677 miliardi per finanziare il tax credit, ossia il cosiddetto bonus vacanze da massimo 500 euro, che potrà essere speso nelle strutture ricettive dal mese di luglio e fino al 31 dicembre 2020, previsto per le famiglie con un Isee fino a 40mila euro.

Per i nuclei familiari in condizioni di necessità, che non rientrano in altri tipi di sussidi, arriva anche il reddito di emergenza, con un importo che può variare dai 400 agli 800 euro a seconda del nucleo familiare. La richiesta va inoltrata all’Inps entro giugno e le risorse saranno erogate in due quote, ciascuna pari all’ammontare riconosciuto.

Infine è definitivamente archiviata la stagione delle clausole di salvaguardia fiscali, a cominciare dai 20,1 miliardi di aumenti Iva del 2021.

Dl Rilancio: altre nove settimane di CIG e sospesi i licenziamenti fino a metà agosto

Sul fronte lavoro, il decreto legge n. 34/2020 prevede la possibilità per i datori di lavoro che hanno utilizzato per intero la Cassa integrazione per l’emergenza Covid-19 della durata massima di nove settimane, per il periodo dal 23 febbraio al 31 agosto 2020, di richiedere ulteriori cinque settimane. Fruite tutte le 14 settimane, dal 1° settembre al 31 ottobre si possono chiedere, con una nuova procedura, ulteriori quattro settimane di trattamento.

Diventa più veloce anche la procedura per la Cassa in deroga, con il datore di lavoro che potrà rivolgersi direttamente all'Inps che, in 15 giorni dall'arrivo dell'istanza, erogherà un anticipo dell'assegno del 40%.

Inoltre, è stata prevista la possibilità per i genitori dipendenti del settore privato di continuare a svolgere il lavoro agile da remoto fino al termine dello stato di emergenza, se hanno almeno un figlio minore di 14 anni. Servono però due condizioni: nel nucleo familiare non deve esserci un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito e non deve esserci un genitore non lavoratore.

Sono prorogati anche i congedi parentali fino ad un massimo di 30 giorni per genitori lavoratori dipendenti del privato con figli di età non superiore ai 12 anni, con una indennità al 50% della retribuzione.

Infine, da menzionare la proroga dello stop ai licenziamenti. Le imprese non potranno attuare licenziamenti economici individuali e collettivi per altri tre mesi, ossia fino a metà agosto 2020. Sospese anche le procedure dei licenziamenti collettivi e individuali per motivo oggettivo in corso.

Allegati Anche in
  • edotto.com – Edicola del 19 maggio 2020 - Decreto Rilancio. Ecobonus 110%. Sanzioni per attestazioni infedeli – G. Lupoi

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