Dl Crescita. Nuovi termini per Rottamazione ter e Saldo e stralcio. Novità su Ires
Pubblicato il 16 maggio 2019
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Sono circa 1.300 gli emendamenti al DL Crescita che sono stati presentati nel termine previsto (ore 18.00 del 15 maggio) nelle commissioni Finanze e Bilancio alla Camera.
Nuova data per la rottamazione delle cartelle e il saldo e stralcio: 31 luglio
La notizia più rilevante, già anticipata, è la riapertura dei termini per la rottamazione ter e il saldo e stralcio (scaduti il 30 aprile scorso): l’adesione deve arrivare entro il 31 luglio 2019.
Il sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci, spiega il funzionamento per la rottamazione: entro il 31 luglio prossimo il contribuente deve dichiarare la propria volontà, con le modalità già previste per la rottamazione-ter, di voler aderire alla regolarizzazione. Si può optare per il pagamento in un’unica soluzione al 30 novembre 2019, ovvero in un massimo di 17 rate, di cui la prima scade sempre il 30 novembre. Le rate che seguono la prima dovranno essere di pari importo, con quattro scadenze annue fisse a partire dal 2020: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre. Gli interessi legati alle rate dovranno essere versati a partire dal 1° dicembre 2019.
I nuovi importi dovuti saranno comunicati dalle Entrate entro il 31 ottobre 2019.
Esclusa dalla riapertura in discorso la rottamazione delle cartelle per dazi e tributi doganali.
Per quanto riguarda la riapertura del saldo e stralcio (sanatoria per le cartelle da omesso versamento per i contribuenti persone fisiche in difficoltà economica), l’emendamento fissa la stessa data del termine: 31 luglio 2019.
Anche in questo caso, è possibile pagare in un’unica soluzione sempre entro il 30 novembre 2019 oppure scegliere la forma rateale: il numero massimo di rate, però, scende a nove. La prima dovrà essere versata entro il 30 novembre e deve essere pari a un importo del 20% dell’importo complessivo dovuto. Le rimanenti otto rate dovranno essere pagate nel 2020 e 2021 entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre.
Altre novità
Altri emendamenti presentati prevedono:
- la riduzione di un ulteriore mezzo punto dell’aliquota Ires per gli utili reinvestiti in azienda, che dall’anno d’imposta 2022 si fisserà al 20%;
- il passaggio dal 70 al 100% della deducibilità Imu per i capannoni delle imprese (dal 2023);
- la stabilizzazione del nuovo sistema tariffario Inail, che riduce i premi del 32,7%;
- il raddoppio delle spese detraibili per le famiglie che hanno necessità delle badanti (da 2.100 a 4.000 euro).
- eDotto.com – Edicola del 2 maggio 2019 - Decreto crescita pubblicato in Gazzetta. In vigore – G. Lupoi
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