Divieto di custodia in carcere escluso per i reati ad alto allarme sociale
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 15 luglio 2014
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Il 14 luglio 2014 è scaduto il termine, presso la commissione Giustizia della Camera, per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge del Governo di conversione in legge del Decreto legge n. 92/2014, recante disposizioni urgenti in materia di rimedi risarcitori in favore dei detenuti.
Tra le proposte modificative si evidenzia l'emendamento presentato dal relatore del decreto 92/2014, Davide Ermini del Pd, e volto ad escludere l'applicabilità del divieto di custodia cautelare in carcere in caso di pena non superiore ai 3 anni nelle ipotesi di reati ad alto allarme sociale quali l'estorsione, la rapina aggravata, i delitti di mafia e terrorismo, e lo stalking.
Inoltre, sarà possibile disporre la custodia cautelare in carcere nel caso in cui non siano possibili gli arresti domiciliari per mancanza di un luogo idoneo.
- Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 41 - Custodia, decide il giudice sui reati di allarme sociale – Negri
- ItaliaOggi, p. 25 – Mafia e stalking, niente sconti - D'Alessio
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