Giustizia e processo tributari: ok del Senato alla riforma

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Giustizia e processo tributari: ok del Senato alla riforma

Nel corso della seduta del 4 agosto 2022, il Senato ha approvato - con 166 voti favorevoli, 7 contrari e 15 astensioni - il disegno di legge recante disposizioni in materia di giustizia e processo tributari, nel testo licenziato in sede redigente dalle Commissioni riunite Giustizia e Finanze.

Il provvedimento passerà ora all'esame dell'altro ramo del Parlamento, dove il via libera finale è atteso per il 9 agosto.

I lavori sul Ddl sono avanzati speditamente in Aula, una volta conclusa la messa a punto, in Commissione, degli ultimi ritocchi al testo predisposto dal Governo.

Tra questi, si segnala la proposta che introduce una nuova definizione agevolata, volta alla chiusura delle cause arretrate in Cassazione.

In arrivo anche il “bollino di affidabilità fiscale”, introduttivo di un regime di premialità per chi, in causa con il Fisco, risulti in regola con gli adempimenti tributari.

Definizione liti tributarie in Cassazione, premi ai contribuenti virtuosi

In primo luogo, l'emendamento in materia di definizione agevolata prevede che, su domanda di parte, possa essere chiesta la chiusura della lite pendente in Cassazione nei seguenti termini:

  • per le cause con valore non superiore a 100 mila euro, versando il 5% del valore, se l'Agenzia delle entrate è risultata soccombente in entrambi i gradi del giudizio;
  • per le cause con valore non superiore a 50 mila euro, versando il 20% del valore, se l'Agenzia delle entrate è risultata soccombente in almeno un grado di giudizio.

L'adesione alla definizione agevolata delle controversie tributarie comporta la contestuale rinuncia a ogni eventuale pretesa di equa riparazione.

L'altra novità è costituita dalla previsione di una premialità per i contribuenti in regola con gli adempimenti tributari, che abbiano ottenuto il bollino "di affidabilità" nella pagella fiscale degli ultimi tre anni: tali soggetti saranno esentati dalla prestazione di garanzie nel caso di istanza per ottenere la sospensione dell’atto impugnato.

Laureati in economia ammessi al concorso a magistrato tributario

Tra le ulteriori misure introdotte si segnalano:

  • la previsione di un addebito delle spese di giudizio per la parte che, dopo non aver accettato una proposta di conciliazione, si veda riconosciuta nel merito una pretesa inferiore;
  • la responsabilità amministrativa del funzionario del Fisco che, immotivatamente, rigetti il reclamo o non accolga proposta di mediazione;
  • la modifica della denominazione delle commissioni tributarie in corti di giustizia tributaria;
  • l'accesso al concorso a giudice tributario anche ai laureati in economia;
  • l'istituzione di un nuovo organo di autogoverno, con autonomia contabile e disciplinare-ispettivo e, per la legittimità, per i giudici tributari;
  • l'introduzioine della sezione "specializzata" di Cassazione, composta da magistrati ordinari con specifica competenza nella materia fiscale.
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