Decreto Adempimenti fiscali. Tutte le novità su scadenze e dichiarazioni

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Decreto Adempimenti fiscali. Tutte le novità su scadenze e dichiarazioni

Procede a “ritmi serrati”, come riferito dallo stesso viceministro all’Economia Maurizio Leo, il lavoro del Governo nella direzione di una semplificazione dei rapporti tra Fisco e contribuenti, privilegiando l’adempimento spontaneo, gli obblighi dichiarativi e riducendo, allo stesso tempo, gli adempimenti.

Obiettivo dell’Esecutivo è quello di ridisegnare “il rapporto tra Fisco, cittadini e imprese mediante un riequilibrio delle relazioni con l'amministrazione finanziaria. Si va verso un rapporto paritario che tiene conto sia delle esigenze di tutela del contribuente sia delle esigenze del contrasto all'evasione fiscale”.

Dopo i decreti legislativi approvati lo scorso 16 ottobre, attuativi della delega fiscale sull'IRPEF e sulla fiscalità internazionale, nel CdM del 23 ottobre sono stati varati altri due decreti legislativi di attuazione della legge 9 agosto 2023, n. 111, con la quale è stata conferita delega al Governo per la revisione del sistema tributario.

Sono saliti, così, a quattro i decreti sulla riforma fiscale, ora all’esame del Parlamento per i pareri. Gli ultimi due, in ordine di tempo, sono:

Ora, secondo quanto anticipato dal numero due del MEF, in tempi molto rapidi si interverrà anche su sanzioni, accertamento e concordato.

Scadenze, dichiarazioni e versamenti, riscritto il calendario

Tra le novità che emergono dal cosiddetto “Decreto Adempimenti” approvato, in esame preliminare, dal Consiglio dei ministri di ieri, da segnalare:

  • l'invio delle dichiarazioni anticipato di due mesi, passando dal 30 novembre al 30 settembre;
  • l’aggiunta di una rata per pagare il saldo ed il primo acconto delle imposte, con scadenza 16 dicembre;
  • la sospensione degli avvisi bonari, controlli formali e lettere di compliance nelle mensilità di agosto e dicembre;
  • lo stop all'obbligo di invio delle certificazioni uniche per i forfetari.

Di fatto, si interviene sulle scadenze attualmente previste per il versamento delle imposte e la trasmissione delle dichiarazioni fiscali.

In particolare, la riscrittura del calendario fiscale, vede, in primo piano, l’anticipo di due mesi della scadenza dei modelli Redditi e Irap.

SCADENZA: Il nuovo termine viene fissato al 30 settembre dal 30 novembre attuale.

Dal prossimo anno, quindi, le dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche e delle società avranno una scadenza unica: si dovrà procedere con l’invio generalizzato entro la fine del mese di settembre, dato che anche il termine del modello 730 è confermato al 30 settembre.

In tal modo, secondo le intenzioni dell’Esecutivo, si potrà anticipare il controllo delle dichiarazioni e, di conseguenza, ridurre anche i tempi per l’erogazione dei rimborsi.

NOTA BENE: Fissata una “salvaguardia” per le società di capitali, con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, il cui termine di presentazione scade dopo il 2 maggio 2024.

A partire del 2025, invece, partirà una seconda fase: si anticipano i tempi delle dichiarazioni telematiche, che si potranno inviare a partire dal 1° aprile e sempre entro il 30 settembre dell'anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta.

NOTA BENE: I sostituti di imposta e gli intermediari potranno presentare la dichiarazione tra il 1° aprile e il 31 ottobre di ciascun anno.

Inoltre, il Dlgs Adempimenti prevede, salvo casi di indifferibilità e urgenza, che l’Agenzia delle entrate sospenda dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre l’invio delle comunicazioni relative ai controlli automatizzati, ai controlli formali e alle liquidazioni delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata e delle lettere di compliance.

Il blocco di agosto e dicembre avrà effetti non solo sui contribuenti, ma anche sui professionisti che li assistono, che non dovranno fornire risposte e chiarimenti all’Amministrazione finanziaria nel mese estivo più caldo e durante le festività natalizie.

NOTA BENE: Per ora, invece, restano gli altri adempimenti e i versamenti in scadenza ad agosto, fermo restando il periodo di sospensione che copre dal 1° al 20 del mese.

Sul fronte dei versamenti, arriva l’allungamento fino al 16 dicembre delle rate per acconto e saldo delle imposte: a partire dai versamenti a titolo di saldo relativi all’anno d’imposta 2023.

Infine, c’è un allineamento della scadenza per chi non ha e per chi ha la partiva Iva: entrambe le categorie di soggetti - come indica anche la relazione illustrativa allo schema di Dlgs - potranno effettuare i versamenti dilazionati entro il giorno 16 di ciascun mese.

Decreto adempimenti, precompilata per tutti

La principale novità del Dlgs Adempimenti, che interessa una vasta platea di contribuenti riguarda la dichiarazione precompilata.

Sono previste semplificazioni che interesseranno la precompilata di dipendenti e pensionati.

Grazie alle nuove regole, la precompilata:

  1. diventa più trasparente;
  2. si allarga a nuovi soggetti.

In primo luogo, dunque, ci sarà un nuovo meccanismo di interazione con il contribuente, non più basato sui campi del modello dichiarativo, ma direttamente sulle informazioni a disposizione dell'Agenzia delle Entrate.

Dal 1° gennaio 2024, in via sperimentale, l’Amministrazione finanziaria renderà disponibili al contribuente, in modo analitico, le informazioni in proprio possesso: vi si potrà accedere da una apposita area riservata del sito dell'Agenzia e potranno essere direttamente confermate o modificate mediante un percorso guidato e con un linguaggio semplificato.

Pertanto, a ogni contribuente, oltre al modello che continuerà ad essere disponibile entro il 30 aprile, saranno presentate le informazioni su redditi, beni e spese in modo diretto, e non più attraverso i campi della dichiarazione, dove finiranno automaticamente se confermati dal diretto interessato o da chi lo assiste nella compilazione.

NOTA BENE: Come in passato, l’accettazione delle informazioni messe a disposizione dall’Amministrazione finanziaria metterà al riparo il contribuente da controlli futuri.

Ma non è tutto, la precompilata semplificata estende il proprio raggio d’azione, allargandosi a tutti i contribuenti non titolari di partita Iva, mentre quella ordinaria si rivolgerà anche agli autonomi, compresi quelli che hanno optato per il regime forfetario.

ATTENZIONE: A partire dal 2024, per i contribuenti forfetari e quelli in regime fiscale di vantaggio arriva anche lo stop all’obbligo di presentazione della Certificazione Unica. Tali soggetti sono esonerati dagli adempimenti in merito.

Delega unica ai professionisti

Al fine di uniformare le procedure e a semplificare il lavoro dei professionisti, lo schema di Dlgs sugli adempimenti prevede la possibilità per il contribuente di delegare gli intermediari all’utilizzo di uno o più servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e Riscossione.

Il delegante sarà, comunque, tenuto a dettagliare i servizi che intende delegare e il “mandato” concesso scade il quarto anno successivo a quello in cui è conferito, salvo deroga

A sua volta, gli intermediari dovranno comunicare con modalità solo telematiche la rinuncia alla delega conferita.

Decreto Adempimenti, altre novità

Come si legge nel comunicato stampa n. 55, che ha accompagnato la fine della riunione del 23 ottobre, ci sono in arrivo molte altre novità.

Si prevede l’incremento da 50 mila euro a 70 mila euro annui della soglia al di sotto della quale non è richiesto il visto di conformità per l’utilizzo in compensazione del credito IVA e da 20 mila euro a 50 mila euro annui della soglia al di sotto della quale non è richiesto il visto di conformità per l’utilizzo in compensazione dei crediti per imposte dirette e IRAP.

Introdotte anche misure volte a rafforzare i servizi digitali esistenti, nonché ad introdurne di nuovi, al fine di consentire ai contribuenti di ottemperare agli adempimenti fiscali in modo più semplice e diretto.

Nello specifico, si prevede un rafforzamento dei servizi digitali per:

  • potenziare i canali di assistenza a distanza;
  • consentire la registrazione delle scritture private;
  • consentire la richiesta e l’ottenimento di certificati rilasciati dall’Agenzia stessa;
  • consentire il confronto a distanza tra contribuente e uffici dell’Agenzia e lo scambio di documentazione relativa ad attività di controllo e accertamento;
  • consentire il calcolo e il versamento degli importi dovuti a seguito di attività di controllo e accertamento nonché liquidazione dei tributi gestiti dall’Agenzia delle entrate;
  • effettuare ulteriori adempimenti.
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