Fiscalità internazionale con incentivi per aziende che rientrano in Italia

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Fiscalità internazionale con incentivi per aziende che rientrano in Italia

Sul tavolo del Governo, nella giornata di ieri 16 ottobre, anche Consiglio dei Ministri, un decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale, proposto dal Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti.

Residenza fiscale

Viene modificato il concetto di residenza fiscale per soggetti persone fisiche nonché per persone giuridiche per dare rilevanza, invece che al criterio civilistico del domicilio, al criterio di natura sostanziale.

Persone fisiche - Si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo d’imposta, considerando anche le frazioni di giorno, hanno il domicilio o la residenza nel territorio dello Stato ovvero che sono ivi presenti.

Il domicilio va inteso come il luogo in cui si sviluppano, in via principale, le relazioni personali e familiari della persona.

Salvo prova contraria, si presumono altresì residenti le persone iscritte per la maggior parte del periodo di imposta nelle anagrafi della popolazione residente

Persone giuridiche – Si prescinde dal criterio dell’oggetto principale per portare l’identificazione della residenza di società ed enti a tre criteri alternativi tra loro che possano portare il collegamento personale all’imposizione delle persone giuridiche:

  • la sede legale,
  • la sede di direzione effettiva (intesa come continua e coordinata assunzione delle decisioni strategiche riguardanti la società o l’ente nel suo complesso),
  • la gestione ordinaria in via principale (intesa come continuo e coordinato compimento degli atti della gestione corrente riguardanti la società o l’ente nel suo complesso).

Reshoring di aziende

Importanti agevolazioni sono previste nel decreto di attuazione di riforma fiscale per l'internazionalizzazione.

Per il rientro in Italia di attività economiche delocalizzate all'esteroc.d. reshoring – si potrà beneficiare di una parziale detassazione (50%) del reddito prodotto dalle attività economiche rimpatriate.

In particolare, non concorrono a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi e il valore della produzione netta ai fini dell’Irap per il 50 per cento del relativo ammontare nel periodo di imposta in corso al momento in cui avviene il trasferimento e nei cinque periodi di imposta successivi, i redditi derivanti da impresa e da arti e professioni.

Regime dei lavoratori impatriati

Nuovo regime fiscale agevolato, dal 2024, per i lavoratori dipendenti o autonomi che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia; la disciplina avrà efficacia per un massimo di 5 anni.

Costoro potranno beneficiare di una riduzione della tassazione del 50 per cento, entro un limite di reddito agevolabile pari a 600.000 euro.

Queste le condizioni richieste:

  • i lavoratori non devono essere stati fiscalmente residenti in Italia nei tre periodi d'imposta precedenti il trasferimento e devono impegnarsi a risiedere fiscalmente nel territorio dello Stato per almeno cinque anni;
  • l’attività lavorativa deve essere svolta n Italia a seguito di un nuovo rapporto di lavoro con un soggetto diverso da quello presso il quale il lavoratore era impiegato all’estero prima del trasferimento nonché da quelli appartenenti al suo stesso gruppo;
  • l'attività lavorativa deve essere prestata per la maggior parte del periodo d’imposta nel territorio dello Stato;
  • i lavoratori devono essere in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione.

Global minimum tax

L’Italia recepisce la direttiva UE 2022/2523 sull’imposizione minima globale. Pertanto vengono introdotti:

  • un’imposta minima nazionale dovuta in relazione a tutte le imprese, localizzate in Italia, appartenenti a un gruppo multinazionale o nazionale e soggette a una bassa imposizione;
  • un regime sanzionatorio per la violazione degli adempimenti riguardanti l’imposizione minima dei gruppi multinazionali e nazionali di imprese e un regime sanzionatorio effettivo e dissuasivo per la violazione dei relativi adempimenti informativi.

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