Decontribuzione Sud 2025: meno contributi per le imprese con nuovi limiti e requisiti

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Decontribuzione Sud 2025: meno contributi per le imprese con nuovi limiti e requisiti

Con la circolare INPS n. 32 del 30 gennaio 2025, sono state fornite le istruzioni operative per l’applicazione della Decontribuzione Sud PMI 2025, introdotta dalla legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024, commi 406-412, art. 1).

La misura prevede un esonero parziale dei contributi previdenziali per i datori di lavoro appartenenti alla micro, piccola e media impresa, che assumono lavoratori a tempo indeterminato in sedi operative o produttive ubicate nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

L’accesso è consentito solo per i rapporti di lavoro attivi al 31 dicembre dell’anno precedente ed è fruibile nell’anno immediatamente successivo.

La quota di sgravio contributivo, invece, si riduce progressivamente passando dal 25% nel 2025 al 15% nel 2029 e con limiti massimi mensili compresi tra 145 e 75 euro. Come di consueto, la fruizione del beneficio è subordinata al il rispetto del DURC, delle altre disposizioni di legge in materia di lavoro e legislazione sociale, dei contratti collettivi nazionali e, in aggiunta per espressa previsione di legge, del rispetto degli obblighi in materia di assunzione di personale ai sensi della legge n. 68/1999.

L’incentivo è cumulabile con altri sgravi o esoneri previsti dalla normativa vigente e nei limiti della contribuzione datoriale astrattamente dovuta (ad esempio: over 50 disoccupati da almeno dodici mesi, donne svantaggiate e beneficiari di NASpI), ma non è compatibile con gli incentivi del Decreto Coesione (Bonus Giovani, Bonus Donne, Bonus ZES Unica).

Tutti i dettagli nell'Approfondimento che segue.

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