Così crescerà il reddito dei pensionati “attivi”
Autore: eDotto
Pubblicato il 13 ottobre 2008
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A far data dal 1° gennaio 2009, per effetto della norma contenuta nell’articolo 19 della legge 133/2008 (manovra d’estate), ai titolari di assegni di anzianità che hanno anche redditi da lavoro dipendente e autonomo, saranno eliminate le trattenute. La richiamata disposizione ha cioè abolito il divieto di cumulo assegno-lavoro, con il doppio fine di eliminare le sperequazioni tra le diverse categorie di pensionati e combattere il lavoro nero, specialmente nel settore dei servizi alle famiglie. La novità coinvolge anche coloro i quali sono già in pensione al 31 dicembre 2008. Le condizioni sono il raggiungimento di 40 anni di contributi e il compimento dell’età pensionabile (65 anni per gli uomini, 60 per le donne). L’abolizione del divieto di cumulo vale, tuttavia, solo per i pensionati dell’Inps e degli enti previdenziali pubblici (Inpdap, Enpals ...), poiché ai pensionati delle casse professionali s’applicano le regole previste dai rispettivi ordinamenti.
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