Contributo straordinario 2025 per le imprese editoriali

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Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato il decreto del 16 ottobre 2025 contenente le disposizioni applicative per usufruire del contributo straordinario alle imprese editrici di quotidiani e periodici previsto dall’articolo 4 del D.P.C.M. 17 aprile 2025.

Il contributo serve a sostenere il settore editoriale, colpito dall’aumento dei costi di produzione, e a favorire la diffusione dell’informazione cartacea in Italia.

Sostegno all’editoria

Con il D.P.C.M. 17 aprile 2025 sono stati individuati gli interventi di sostegno all’intera filiera del settore editoriale e definite le modalità di ripartizione delle risorse del Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria, per un importo complessivo fino a 82 milioni di euro.

In particolare, l’articolo 4 del DPCM 17 aprile 2025 ha previsto uno stanziamento massimo di 65 milioni di euro destinato alle “Misure per il sostegno delle imprese editrici di giornali e periodici”, fissando tale somma come tetto di spesa complessivo per la misura agevolativa.

L’efficacia del contributo è stata subordinata, ai sensi del comma 2 dell’articolo 4, all’autorizzazione della Commissione europea ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE).

A seguito della notifica della misura da parte del Governo italiano, il 19 giugno 2025, la Commissione europea, con decisione pubblicata il 3 settembre 2025, ha espresso parere favorevole sulla compatibilità della misura con la normativa europea in materia di aiuti di Stato.

Acquisita tale autorizzazione, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria ha proceduto alla definizione dei requisiti e delle modalità di fruizione del contributo previsto dall’articolo 4 del D.P.C.M. 17 aprile 2025.

Parallelamente, il quadro normativo di riferimento prevede ulteriori disposizioni in materia di obblighi assicurativi per le imprese beneficiarie. Queste sono tenute a stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali. Il mancato adempimento di tale obbligo rileva ai fini dell’assegnazione di contributi o agevolazioni pubbliche.

L’iniziale termine del 31 marzo 2025 è stato successivamente differito dal decreto-legge 31 marzo 2025, n. 39, che ha stabilito nuove scadenze:

  • 1° ottobre 2025 per le imprese di medie dimensioni;
  • 31 dicembre 2025 per le piccole e microimprese;

mentre per le grandi imprese resta confermato il termine del 31 marzo 2025, con l’applicazione della sanzione di cui all’articolo 1, comma 102, della legge n. 213/2023 dopo novanta giorni dalla decorrenza dell’obbligo.

Contributo alle imprese editoriali

Per far fronte alle difficoltà economiche che hanno colpito il settore editoriale, aggravate dal forte aumento dei costi di produzione, il DPCM del 16 ottobre 2025 introduce un aiuto straordinario destinato alle imprese che pubblicano giornali quotidiani e periodici.

L’obiettivo è sostenere la filiera della stampa e, allo stesso tempo, favorire la diffusione dell’informazione cartacea in Italia.

Il contributo consiste in 10 centesimi di euro per ogni copia cartacea venduta nel corso del 2023, indipendentemente dal canale di vendita: edicole, punti vendita non esclusivi o abbonamenti.

Sono tuttavia escluse dal calcolo le copie vendute in blocco, cioè quelle cedute in grandi quantità a un unico soggetto.

L’intervento è finanziato con un fondo complessivo che non può superare i 65 milioni di euro, fissato come limite massimo di spesa.

Requisiti per accedere al beneficio

Per ottenere il contributo, le imprese editoriali devono rispettare una serie di condizioni che garantiscono serietà, trasparenza e stabilità economica.

In particolare:

  • devono avere sede legale in un Paese dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo;
  • devono possedere residenza fiscale in Italia o, in alternativa, una stabile organizzazione nel territorio nazionale da cui derivi l’attività editoriale;
  • devono risultare iscritte al Registro delle Imprese con il codice ATECO 58.12 per l’edizione di quotidiani, 58.13 per l’edizione di riviste e periodici;
  • ogni impresa deve avere almeno tre giornalisti assunti con contratto di lavoro giornalistico a tempo indeterminato, sia nel 2023 (anno di riferimento delle vendite) sia al momento della presentazione della domanda;
  • occorre essere in regola con i versamenti contributivi e previdenziali.

È inoltre obbligatoria l’iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC) dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Infine, non possono beneficiare del contributo le imprese che si trovano in liquidazione volontaria, coatta o giudiziale.

Presentazione delle domande

Le imprese editoriali che vogliono ottenere il contributo devono presentare una domanda esclusivamente online al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La procedura si svolge attraverso il portale ufficiale www.impresainungiorno.gov.it e sarà attiva dal 26 novembre 2025 al 18 dicembre 2025.

Nella domanda devono essere dichiarati, sotto la propria responsabilità, tutti i requisiti previsti dal decreto, oltre ad alcune informazioni fondamentali:

  • il numero di copie cartacee vendute nel 2023, distinguendo tra abbonamenti, vendite in edicola o in altri punti vendita, e indicando anche il prezzo medio di vendita;
  • l’impegno dell’impresa a utilizzare il contributo per mantenere o migliorare la distribuzione delle copie cartacee, così da preservare la qualità e la quantità dell’informazione disponibile;
  • la dichiarazione di non aver richiesto o ricevuto altri contributi pubblici per le stesse copie vendute;
  • gli estremi del conto corrente intestato all’impresa.

A queste dichiarazioni deve essere allegato un prospetto dettagliato certificato da un revisore legale o da una società di revisione, che confermi la veridicità dei dati relativi alle copie vendute, ai canali di distribuzione e ai prezzi praticati.

Sono escluse dal calcolo le copie vendute tramite strillonaggio, quelle per cui non si può determinare il prezzo di vendita e, come già previsto, le copie vendute in blocco a un unico acquirente.

Erogazione del contributo

Una volta raccolte e verificate le domande, il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria redigerà un elenco ufficiale delle imprese ammesse al beneficio, con l’indicazione dell’importo riconosciuto a ciascuna.

Questo elenco sarà approvato con un decreto del Capo del Dipartimento e pubblicato sul sito istituzionale.

Il pagamento del contributo avverrà in modo diretto, tramite accredito sul conto corrente bancario indicato dall’impresa nella domanda.

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