Continua proficuo il dialogo per la riforma dell’apprendistato

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Si è tenuto il 3 maggio 2011 un incontro tra il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, e le parti sociali per presentare le linee guida del decreto legislativo che riforma il contratto di lavoro dell’apprendistato e che attua la delega prevista dal Collegato lavoro (Legge n. 183 del 2010).

Si tratta di un “testo aperto”, che lo stesso Ministro spera possa giungere al più presto in Consiglio dei ministri. Poi, il confronto riprenderà con le Regioni, che hanno la competenza in materia, e le commissioni parlamentari, fino a concludersi con un nuovo tavolo tecnico tra sindacati e imprese.

L’obiettivo del nuovo schema di provvedimento proposto dal Governo è quello di giungere ad una semplificazione delle norme e delle procedure amministrative che regolano questo tipo di contratto a tempo indeterminato, finora poco utilizzato.

Si confermano tre tipologie di apprendistato: quella per il conseguimento di una qualifica professionale per i giovani senza diploma; il contratto di mestiere che si conclude con la verifica della specifica competenza professionale; il contratto di apprendistato di alta professionalità e ricerca per concorrere al conseguimento di titoli universitari, di scuole secondarie superiori, praticantato e dottorati di ricerca.
 
Confindustria ha apprezzato soprattutto l’intento della semplificazione e anche dai sindacati sono giunti segnali positivi, sebbene si sia tenuto a specificare la necessità che “il confronto prosegua con tutti gli attori, a partire dalle regioni”.
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