Cessione di crediti d’imposta a terzi, arriva la piattaforma dell’Agenzia

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Cessione di crediti d’imposta a terzi, arriva la piattaforma dell’Agenzia

A seguito delle recenti disposizioni normative che hanno introdotto, nel nostro sistema tributario, delle alternative all’utilizzo diretto, da parte dei beneficiari, di alcune specifiche detrazioni fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha messo a punto una procedura web ad hoc denominata “Piattaforma Cessione Crediti”, che permette ai contribuenti interessati una gestione ottimale dei crediti d’imposta che si intende cedere a terzi.  

Si rammenta, infatti, che - per determinate tipologie di spese relative ad interventi edilizi, ad esempio - è stata prevista la possibilità di usufruire, in alternativa alla detrazione, di un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto (c.d. “sconto in fattura”), di importo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati.  Per dette spese, ma anche per quelle sostenute in conseguenza della situazione emergenziale da covid-19 (ad esempio, spese di sanificazione, per acquisto di dispositivi di protezione, di adeguamento dei luoghi di lavoro), è stata altresì prevista la possibilità di “cedere” ad altri soggetti il credito d’imposta spettante.

Chi riceve il credito ha, a sua volta, facoltà di cederlo ulteriormente, oppure può utilizzarlo in compensazione nel modello F24. Al fine di gestire le ulteriori cessioni dei crediti, l’Agenzia delle Entrate ha appunto predi­spo­sto un’apposita procedura web di semplice utilizzo.

Crediti per i quali è possibile utilizzare la piattaforma

Con la piattaforma messa in campo dall’Agenzia delle Entrate è possibile gestire sia i crediti automaticamente visibili le cui informazioni sono già a disposizione dell’Amministrazione finanziaria, sia quei crediti che vengono “caricati” nel sistema a seguito di specifiche azioni da parte del titolare degli stessi. Occorre, tuttavia, fare delle distinzioni.

1 - Crediti inseriti in automatico

In primo luogo, risultano visibili nell’ambito della piattaforma quei crediti le cui informazioni sono inserite in automatico da parte dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta, quindi, dei crediti che sono già a disposizione dell’Agenzia e che risultano direttamente visibili nella piattaforma. Tra questi, ad esempio, rientrano:

  • Il bonus vacanze, di cui sono titolari le strutture ricettive, a seguito dell’applicazione dello sconto concesso al cliente (articolo 176 del decreto legge n. 34/2020);
  • le spese di sanificazione e per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, DPI (articolo 125 del decreto legge n. 34/2020), di cui sono titolari i soggetti che le hanno sostenute;
  • le spese per l’adeguamento degli ambienti di lavoro (articolo 120 del decreto legge n. 34/2020), di cui sono titolari i soggetti che le hanno sostenute.

Per i titolari di detti crediti sarà possibile, con la piattaforma, comunicare la cessione ad altri soggetti.

 2 - Crediti da inserire

Tra i crediti cedibili ve ne sono, poi, alcune fattispecie che “non” sono noti all’Agenzia delle Entrate in quanto possono essere utilizzati dal titolare degli stessi “senza” una preventiva comunicazione.  Si tratta, ad esempio, dei crediti d’imposta relativi:

  • ai canoni dei contratti di locazione di botteghe e negozi (articolo 65 del D.L. n. 18/2020) ed ai canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda (articolo 28 del D.L. n. 34/2020), di cui sono titolari i locatari e gli affittuari;
  • le detrazioni per superbonus 110% (articolo 119 del D.L. 34/2020) ed altri interventi “edilizi”, di cui sono titolari i soggetti che hanno sostenuto le relative spese.

I dati del credito e della relativa cessione, quindi, devono essere preventivamente comunicati dal titolare attraverso le apposite procedure presenti nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia.

In particolare, i suddetti crediti sono “caricati” nella piattaforma in seguito alla comunicazione:

  1. della cessione dei crediti relativi ai canoni dei contratti di locazione, che determina il trasferimento del credito dal titolare ad altri soggetti cessionari (anche i proprietari degli immobili);
  2. delle opzioni relative alle detrazioni d’imposta per il Superbonus 110% e degli altri interventi edilizi che determinano il trasferimento della detrazione dal titolare ai fornitori che hanno realizzato gli interventi (opzione sconto in fattura) oppure ad altri soggetti cessionari (opzione per la cessione del credito).

In questi casi, i cessionari dei crediti ed i fornitori che hanno realizzato gli interventi accedono alla piattaforma per confermare l’esercizio dell’opzione ed accettare il credito, al fine di utilizzarlo in compensazione tramite modello F24, oppure comunicare l’eventuale “ulteriore cessione” ad altri soggetti.

In sintesi, la piattaforma deve essere utilizzata:

  • dai soggetti titolari dei crediti già inseriti in automatico, in qualità di cedenti, per comunicare l’eventuale cessione del credito ad altri soggetti;
  • dai cessionari dei crediti e dai fornitori che hanno realizzato gli interventi non noti all’Agenzia al fine di:
  1. confermare l’esercizio dell’opzione e accettare il credito;
  2. comunicare l’eventuale ulteriore cessione del credito a soggetti terzi, in luogo dell’utilizzo in compensazione tramite modello F24.

Utilizzo dei crediti

I crediti “accettati” dai cessionari e dai fornitori possono essere - fin da subito - ulteriormente ceduti a soggetti terzi, anche parzialmente e in più soluzioni. Non sono previsti, infatti, “limiti” al numero di ulteriori cessioni che è possibile porre in essere. Con l’accettazione, poi, i crediti risultano visibili anche nel cassetto fiscale del cessionario e del fornitore e possono essere utilizzati in compensazione mediante F24 (a meno che le disposizioni di riferimento non prevedano diversamente).  

In caso di cessione comunicata “per errore”, anche se il cessionario non accetta il credito, il cedente non potrà utilizzare tale credito in compensazione o cederlo ulteriormente. È necessario, infatti, che il cessionario “rifiuti” la cessione, attraverso l’apposita funzione della piattaforma, in modo che il soggetto che cede erroneamente il credito possa tornare a disporne (anche eventualmente per riproporre la cessione con i dati corretti).

L’accettazione ed il rifiuto, tuttavia, non possono essere “parziali” e la scelta effettuata è “irreversibile”.

Per quanto concerne le comunicazioni effettuate tramite la piattaforma, la guida dell’Agenzia delle Entrate sottolinea che queste non possono essere annullate e le operazioni in essa eseguite non rappresentano, né sostituiscono, gli atti e le transazioni intervenuti tra le parti. Occorre, infine, evidenziare che la sola presenza sulla piattaforma non comporta per i crediti la qualificazione di “certi, liquidi ed esigibili”. L’Agenzia, infatti, si riserva la facoltà di effettuare successivi controlli in capo al titolare originario del credito/detrazione al fine di verificare l’esistenza dei relativi presupposti.

Funzionalità disponibili

Per poter accedere alla piattaforma in esame, i soggetti interessati (cedente o cessionario) devono essere  in possesso di una identità definita nell’ambito del Sistema pubblico di Identità Digitale (SPID, CIE o CNS) oppure delle credenziali rilasciate dall'Agenzia (fino a quando saranno in uso).

Alla piattaforma devono accedere direttamente i cedenti e cessionari in quanto non è possibile avvalersi di intermediari, né di procedure automatiche. Con l’utilizzo della piattaforma il soggetto che riceve il credito può: monitorare i crediti, cedere crediti, confermare di accettare la cessione tramite la funzione “Accettazione crediti”, consultare l’elenco delle comunicazioni di cessione dei crediti.

In particolare, una volta effettuato l’accesso all’area riservata il contribuente – oltre alla consultazione di un riepilogo per tipologia di credito e anno di riferimento - può visualizzare:

 • i crediti ricevuti, distinti tra crediti “in attesa di accettazione”, “accettati” e “rifiutati” ;

• i crediti ceduti ad altri soggetti, con l’evidenza dell’accettazione o meno della cessione;

 • i crediti ricevuti e accettati, utilizzati dallo stesso in compensazione tramite il modello F24, o contenuti in modelli F24 in corso di perfezionamento (il cosiddetto credito “prenotato”);

 • i crediti “residui”, che l’utente può utilizzare in compensazione tramite il modello F24 o cedere a terzi.

Occorre tener presente che l’area del monitoraggio è di tipo “consultivo”; pertanto, non è possibile effettuare operazioni di­spositive, quali ad esempio la comunicazione di cessione, l’accettazione o il rifiuto.

La cessione crediti

Ulteriore area della piattaforma (denominata “cessione crediti”) consente di visualizzare i crediti ricevuti, i quali, a loro volta, possono essere ulteriormente ceduti. Per i crediti “cedibili una sola volta” può essere comunicata una sola cessione.

Per ogni riga, spuntando la relativa casella, è possibile indicare l’importo del credito ceduto (che viene precompilato con l’importo massimo del credito cedibile, ma può anche essere indicato in misura inferiore) ed il codice fiscale del cessionario. La procedura verifica che il codice fiscale indicato sia esistente e, in caso contrario, non permette di proseguire (la validità del codice fiscale è indicata nella colonna “Note”).

Per proseguire con la cessione, è necessario spuntare la casella “Si autorizza il cessionario alla visualizzazione, in fase di accettazione/rifiuto, del nominativo relativo al codice fiscale del cedente” e poi cliccare sul pulsante “Cedi crediti selezionati”.  Al fine di verificare la correttezza delle operazioni effettuate, le comunicazioni di cessione predisposte dal contribuente vengono “riepilogate” in una pagina successiva, nell’ambito della quale  sarà  possibile anche confermare in via definitiva la comunicazione della cessione.

Se l’operazione termina correttamente, la piattaforma riporterà il messaggio “Operazione corret­tamente eseguita”. I crediti, così, ceduti saranno visibili nella piattaforma del cessionario, il quale potrà accettarli o rifiutarli; in caso di rifiuto, i crediti ritornano nella dispo­ni­bilità del cedente.

Resta ferma la possibilità di cedere “contemporaneamente” più crediti ad uno stesso soggetto. In questo caso, oltre a compilare singolarmente le relative righe, il contribuente può “spuntare” la casella collocata nella riga di intestazione e inserire il codice fiscale dell’unico cessionario.

Accettazione crediti/sconti

Altra area della piattaforma è quella che consente la visualizzazione dei crediti di cui si risulta cessionario nonché delle comunicazioni dalla quale si risulta quale “fornitore” che ha praticato gli sconti.

Nella sezione è possibile accettare o rifiutare i crediti ricevuti, per singolo tipo di credito, anno di riferimento e soggetto cedente, o per tutti i crediti ricevuti. I crediti “accettati” sono visibili anche nel cassetto fiscale del cessionario e possono essere utilizzati, da subito, in compensazione tramite il modello F24, indicando il codice tributo e l’anno di riferimento (se uguale o inferiore all’anno corrente).

Se i crediti ricevuti sono riferiti ad annualità future, il cessionario può utilizzarli in compensazione a partire dal 1° gennaio di tali annualità. La quota di credito che non è utilizzata in compensazione nell’anno di fruibilità può essere utilizzata negli anni successivi, indicando comunque, quale anno di riferimento, l’anno originario di fruibilità. In alternativa, i crediti accettati possono essere ulteriormente ceduti a terzi.

La lista movimenti

Quale ultimo passaggio nella gestione dei crediti cedibili, la piattaforma messa a disposizione dalle Entrate permette al contribuente di consultare la “lista” delle comunicazioni di cessione dei crediti in cui questi risulta come cedente o cessionario nonché le eventuali operazioni successive.

 

Quadro Normativo

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