Cedolare secca sugli affitti con aliquota ridotta dal 19% al 15%. Verso la scadenza del 2 dicembre 2013
Autore: Alessia Lupoi
Pubblicato il 28 novembre 2013
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La “cedolare secca” sugli affitti - che, se scelta, sostituisce, quale imposta proporzionale con aliquota del 19% per gli affitti a canone concordato (21% per gli affitti a canone libero), quelle ordinariamente dovute sulle locazioni e cioè l’Irpef e le addizionali sul reddito degli affitti, l’imposta di registro e l'imposta di bollo alla registrazione, l’imposta di registro sulle risoluzioni e proroghe del contratto di locazione e l’imposta di bollo, se dovuta, sulle risoluzioni e proroghe del contratto - segue le regole dell'Irpef: acconto e saldo.
La misura dell’acconto è pari al 95% dell’imposta dovuta per l’anno precedente e il pagamento dell'acconto va effettuato: in un’unica soluzione, entro il 30 novembre (per i soggetti solari cade di sabato, pertanto la scadenza coincide, per il 2013, con il prossimo 2 dicembre), se l’importo è inferiore a 257,52 euro; in due rate, se l’importo dovuto è superiore a 257,52 euro: la prima - 40% - entro il 16 giugno (nel 2013, 17 giugno; ovvero 8 luglio per le persone fisiche che fruiscono della proroga concessa ai soggetti interessati dagli studi di settore); la seconda - 60% - entro il 30 novembre (2 dicembre per il 2013).
- Approfondimento Fisco n. 44 del 28 novembre 2013 - Cedolare secca sugli affitti con aliquota ridotta dal 19% al 15%. Verso la scadenza del 2 dicembre 2013 - Redazione edotto.com
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