Cedolare secca o acconto Irpef, entro settembre la comunicazione per pagare meno

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Il 30 settembre di ogni anno scade il termine per presentare la comunicazione, al datore di lavoro o all’ente pensionistico, di annullamento o riduzione del secondo o unico acconto dell’Irpef e/o della cedolare secca.

I contribuenti che prevedono di percepire nel 2014 redditi inferiori a quelli del 2013 o di sostenere maggiori spese detraibili o deducibili, possono comunicare al proprio sostituto d’imposta gli importi che intendono versare in acconto e che saranno addebitati sulla retribuzione/pensione di novembre 2014.

Se la dichiarazione è congiunta, si deve specificare se la modifica riguarda solo le somme del dichiarante o anche quelle del coniuge, indicando i rispettivi importi da trattenere.

Al contribuente la responsabilità

E' necessario stare attenti agli eventuali errori nelle previsioni: in caso risultassero sbagliate, per l'acconto inferiore al dovuto si dovranno pagare sia gli interessi che la sanzione per versamento insufficiente (30% delle somme omesse, ridotta al 10%, se la conseguente comunicazione di irregolarità viene pagata nei trenta giorni successivi al suo ricevimento).

È possibile, tuttavia, arginare l'esborso, prima che arrivi la comunicazione, con il ravvedimento operoso.
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