Cassazione: impugnabili tutti gli atti che contengono una pretesa tributaria
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 22 giugno 2010
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Con sentenza n. 14373 depositata lo scorso 15 giugno, la Cassazione ha affermato la potenziale impugnabilità di tutti gli atti con cui l'amministrazione notifichi al contribuente una pretesa tributaria ed anche a prescindere dal fatto che tale comunicazione non contenga “una formale intimazione di pagamento, sorretta dalla prospettazione in termini brevi dell'attività esecutiva”.
Sulla scorta di tale principio, la Corte di legittimità ha ribaltato la decisione con cui i giudici di merito avevano ritenuto inammissibile il ricorso presentato da un contribuente avverso la comunicazione d'iscrizione a ruolo della tassa rifiuti da parte del Comune sull'assunto che detto atto non era elencato tra gli atti impugnabili nell'articolo 19 del Decreto legislativo 546/1992.
Sulla scorta di tale principio, la Corte di legittimità ha ribaltato la decisione con cui i giudici di merito avevano ritenuto inammissibile il ricorso presentato da un contribuente avverso la comunicazione d'iscrizione a ruolo della tassa rifiuti da parte del Comune sull'assunto che detto atto non era elencato tra gli atti impugnabili nell'articolo 19 del Decreto legislativo 546/1992.
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