Blackout del sito delle Entrate: proroga adempimenti al 30 maggio
Pubblicato il 21 maggio 2025
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Le scadenze fiscali previste per il 16 maggio 2025 sono state posticipate al 30 maggio 2025.
L’Agenzia delle Entrate ha emesso il provvedimento n. 225451/2025, attestando che, a causa di un malfunzionamento degli uffici, i contribuenti e i professionisti non hanno potuto accedere all’area riservata del portale web tra le ore 10:04 e le 19:30 del 16 maggio 2025.
Proroga degli adempimenti fiscali
L’interruzione dei servizi online è stata causata dal massiccio afflusso di utenti in accesso per la dichiarazione precompilata.
L’Agenzia ha ufficializzato la situazione con il provvedimento n. 225451 uscito il 20 maggio 2025. Il documento ha riconosciuto che i cittadini non hanno potuto accedere all’area riservata del sito dell’amministrazione tributaria tra le 10:04 e le 19:30 del 16 maggio, rendendo inutilizzabili anche i servizi telematici per l’invio degli F24. L’Agenzia, senza indicare esplicitamente la data della proroga, ha richiamato l’applicazione dell’articolo 1 del decreto legislativo n. 498 del 1961.
Cosa prevede la normativa in caso di interruzioni
L’articolo citato stabilisce che, qualora si verifichino eventi straordinari che compromettano il regolare funzionamento degli uffici finanziari, i termini per adempiere agli obblighi fiscali, nonché quelli relativi a prescrizione e decadenza, sono rinviati al decimo giorno successivo alla data di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale.
Questo rinvio consente ai contribuenti di avere più tempo per effettuare i numerosi pagamenti previsti per il 16 maggio 2025. Tra questi rientrano l’IVA dovuta dai contribuenti mensili e trimestrali, le ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e autonomo, e i contributi previdenziali fissi dovuti da artigiani e commercianti.
Cosa è successo il 16 maggio
Il blackout totale del sito dell’Agenzia delle Entrate, verificatosi il 16 maggio 2025, è stato causato da un aumento improvviso e consistente degli accessi. Il sistema telematico è stato messo sotto pressione principalmente per via dell’avvio, nel pomeriggio del 15 maggio 2025, della campagna relativa alla dichiarazione dei redditi precompilata, che ha spinto moltissimi utenti a collegarsi contemporaneamente.
Per la prima volta, il sito dell’Agenzia aveva adottato una coda virtuale per cercare di distribuire meglio il flusso degli utenti. Tuttavia, il volume delle richieste ha superato di gran lunga le stime tecniche, determinando un malfunzionamento generalizzato dell’infrastruttura digitale.
L’accaduto ha subito generato reazioni da parte delle principali categorie professionali, come il Consiglio nazionale dei commercialisti e quello dei consulenti del lavoro. Entrambi gli organismi hanno sollecitato l’intervento immediato dell’Agenzia affinché venisse formalmente riconosciuto il malfunzionamento del portale e si attivassero le misure di tutela previste dalla normativa in vigore.
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