Concordato preventivo biennale, indicazioni su calcolo acconti 2024

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Concordato preventivo biennale, indicazioni su calcolo acconti 2024

AssoSoftware, vista l'urgenza di sviluppare e distribuire i software necessari per le prossime dichiarazioni fiscali, in attesa di ulteriori chiarimenti normativi o di prassi, ha deciso di fornire ai suoi membri e ai loro clienti indicazioni operative su come calcolare gli acconti per coloro che aderiscono al Concordato preventivo biennale (CPB).

Con comunicato stampa del 27 maggio 2024, l’Associazione dei produttori di software ha, così, dato indicazioni circa il percorso di ricalcolo degli acconti 2024 per i contribuenti che accetteranno la proposta di concordato preventivo da parte del Fisco.

Nello specifico, in attesa del rilascio del software "Il tuo Isa" da parte di Sogei, AssoSoftware ha illustrato come determinare il secondo acconto delle imposte, che scade a novembre, per i soggetti che avranno aderito al concordato preventivo biennale.

Vediamo di seguito come i contribuenti devono operare per il calcolo della seconda rata dell’acconto 2024, alla luce delle indicazioni fornite dall’articolo 20 del Decreto legislativo n. 13/2024, di attuazione della Riforma fiscale (Legge n. 111/2023), che ha introdotto l’istituto del Concordato preventivo biennale.

Concordato preventivo biennale, cosa è

Il Concordato preventivo biennale (CPB), introdotto dal Decreto legislativo n. 13 del 12 febbraio 2024, è uno strumento di compliance fiscale pensato per incentivare l'adempimento volontario degli obblighi dichiarativi. Questo regime è accessibile ai contribuenti che svolgono attività d’impresa, arti o professioni e che utilizzano gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA).

I contribuenti interessati possono formulare una proposta per determinare anticipatamente il reddito derivante dalle loro attività e il valore della produzione netta ai fini delle imposte sui redditi e dell'IRAP. Questo calcolo si basa sui dati degli ISA e su altri dati specifici per il CPB, da inserire nel software "Il tuo ISA".

NOTA BENE: L'adesione a questa proposta va effettuata tramite la dichiarazione dei redditi, che deve essere inviata entro il 15 ottobre 2024.

Per i contribuenti il cui periodo d'imposta non coincide con l'anno solare, l'adesione deve essere formalizzata entro il quindicesimo giorno del decimo mese successivo alla chiusura del periodo d'imposta.

L'accettazione della proposta di CPB implica che il contribuente, nei periodi d'imposta interessati, deve continuare a rispettare gli obblighi contabili e dichiarativi ordinari. Inoltre, deve includere gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e dell'IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive).

I contribuenti che aderiscono al CPB godono di alcuni vantaggi specifici, tra cui:

  • esclusione dagli accertamenti standard, purché non emergano cause specifiche di decadenza a seguito di un'istruttoria da parte dell'Amministrazione finanziaria;
  • accesso ai benefici premiali del regime ISA.

Tuttavia, è importante notare che l'adesione al CPB non ha impatti sull'Imposta sul valore aggiunto.

I titolari di partita IVA che aderiranno al concordato preventivo biennale sapranno quindi in anticipo le imposte dovute per il 2024 e per il 2025. Saranno considerati irrilevanti gli eventuali maggiori (o minori) redditi incassati rispetto a quelli oggetto di concordato, mentre resterà obbligatorio rispettare gli adempimenti contabili e dichiarativi.

Calcolo degli acconti 2024

Durante i periodi fiscali in cui si applica il concordato, è previsto che gli acconti per le imposte sui redditi e per l’Irap siano calcolati tenendo conto del reddito e del valore della produzione concordati.

È prevista una regolamentazione specifica per il calcolo degli acconti relativi al periodo fiscale 2024, in cui il contribuente avrà già effettuato il pagamento della prima rata alla data di accettazione della proposta (15 ottobre 2024).

E’ stabilito che per i contribuenti che accettano il concordato, la seconda rata di acconto, che deve essere pagata entro il 30 novembre 2024 (che slitta al 2 dicembre 2024), verrà calcolata sottraendo dall'acconto totale dovuto per il periodo fiscale 2024, basato sul reddito stabilito, l'importo già pagato con la prima rata. In sostanza, si richiede ai contribuenti aderenti al concordato di effettuare i pagamenti degli acconti per il 2024 considerando il reddito concordato.

L'origine di questa disposizione si trova nell'articolo 20 del Dlgs n. 13/2024, che stabilisce che l'acconto debba essere determinato in base ai redditi e al valore della produzione netta concordati. Per il 2024, che è il primo periodo d'imposta in cui si applica il concordato preventivo biennale, se l'acconto viene pagato in due rate, la seconda deve essere calcolata sottraendo dalla somma totale dovuta secondo il reddito e il valore della produzione netta concordati, l'importo già corrisposto con la prima rata, la quale è calcolata seguendo le regole ordinarie.

ATTENZIONE: Tutto ciò potrebbe comportare la necessità di un ricalcolo degli acconti a novembre, quando scade il termine per il versamento della seconda rata per coloro il cui periodo d'imposta coincide con l'anno solare, in confronto alla prima rata versata a luglio 2024.

È importante ricordare che lo stesso decreto legislativo che ha istituito il CPB ha anche posticipato il pagamento del saldo del 2023 e della prima rata di acconto del 2024 dalla data abituale del 30 giugno (spostata al 1° luglio quest'anno, poiché il 30 giugno cade di domenica) al 31 luglio 2024, senza applicare alcuna maggiorazione.

Dall'analisi della disposizione, Assosoftware conclude che l'unica interpretazione possibile è quella letterale della normativa.

NOTA BENE: Di conseguenza, la seconda rata di acconto dovrà essere rideterminata basandosi esclusivamente sui redditi e sul valore della produzione "concordati", escludendo quindi le correzioni previste dagli articoli 86, 87, 88 e 101 del T.U.I.R. e i redditi di partecipazione.

Nella Tabella si riassume il pagamento delle rate di acconto per il 2024:

Rata

Metodo di calcolo

Prima rata

Calcolata secondo le regole ordinarie

Seconda rata

Determinata dalla differenza tra l'acconto totale dovuto, calcolato sul reddito concordato, e l'importo già versato con la prima rata

 

Rideterminazione II acconto 2024, quali calcoli effettuare?

Ammettendo come interpretazione possibile quella letterale della norma, AssoSoftware consiglia ai suoi membri di calcolare la seconda rata di acconto basandosi esclusivamente sul reddito e sul valore della produzione "concordati", senza includere alcuna correzione al reddito come plusvalenze, minusvalenze, sopravvenienze attive e passive, e i redditi di partecipazione.

ATTENZIONE: Per l'anno in corso, la seconda rata di acconto scadrà il 2 dicembre 2024, in quanto il 30 novembre cade di sabato.

A tal proposito, AssoSoftware indica i righi dei diversi quadri reddituali nei quali il reddito riportato andrebbe sostituito con il reddito concordato cui si è prestata adesione; a partire da questo dovrebbe procedersi al ricalcolo della base imponibile.

Rideterminazione base imponibile Redditi\Irap II acconto

Nel comunicato del 27 maggio 2024, AssoSoftware propone i seguenti punti:

  • i righi dei quadri di reddito\Irap che dovrebbero essere “sostituiti” (solo ai fini della rideterminazione base imponibile II acconto) con i redditi\valore produzione “concordati”;
  • individuazione del “ricalcolo” scaturente dalla sostituzione di cui al punto a).

Punto a) Righi di riferimento redditi\Irap

Rigo RF60 col. 2, Rigo RG28 col. 2, RE21 col. 5.

Per l'IRAP, ad esempio rigo IP74 valore della produzione netta.

Per il quadro LM il reddito concordato dovrebbe sostituire il reddito al lordo dei contributi rigo LM 34 col. 3.

Punto b) Ricalcolo base imponibile II acconto (adesione CPB)

Si sostituisce il rigo RF60 (valido per tutti i redditi) con il reddito concordato e poi si prosegue riliquidando (ovviamente solo ai fini dell'acconto) tutto il quadro RF comprensivo di: ripartizione quote collaboratori impresa familiare\coniugale, rifacimento compensazione perdite e tutta la liquidazione IRPEF fino al rigo “differenza” del quadro RN.

Per le società trasparenti (artt. 5, 116 e 115 TUIR), il reddito rideterminato dovrà essere ripartito anche ai soci.

Per il quadro LM si riduce il reddito concordato dell'ammontare dei contributi previdenziali di cui al rigo LM35 (eventualmente ricalcolati in funzione della capienza del reddito concordato), delle perdite pregresse (LM37)…e poi si prosegue fino al rigo LM42 (differenza).

Per l'IRAP, si parte dal valore della produzione netta, (ad esempio rigo IP74), sostituita con quella concordata e poi si prosegue con la riliquidazione del quadro IR (riparto regionale) e dell'imposta dovuta (IR21) su cui rideterminare gli acconti.

Redditi persone fisiche: rigo RN61\62 acconto

Si ricorda che l'ammontare dell'acconto storico, ripartito in tra I e II rata, è richiesto sulla modulistica al rigo RN61\RN62; al momento le istruzioni ministeriali non fanno alcun riferimento all'eventuale rideterminazione del II acconto per adesione al CPB.

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