Wedding, intrattenimento e catering, domande per i Cfp

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Wedding, intrattenimento e catering, domande per i Cfp

A partire da oggi, giovedì 9 giugno, e fino al 23 giugno le imprese del settore eventi - wedding, intrattenimento e Ho.Re.Ca (hotellerie-restaurant-catering) – particolarmente colpite durante l'emergenza Covid-19 potranno richiedere i contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni-bis, presentando domanda online all’Agenzia dell’Entrate.

Le modalità e i termini di presentazione delle domande sono indicati nel provvedimento n. 197396/2022 dell’Agenzia delle Entrate, che ha anche approvato il modello di istanza con le relative istruzioni.

Bonus wedding, ristoranti e feste, cosa è

E’ stata la norma contenuta nell’articolo 1-ter, comma 1, del decreto “Sostegni-bis (Dl n. 73/2021), a destinare risorse finanziarie per 60 milioni di euro al ristoro di alcuni settori economici particolarmente danneggiati dall’emergenza economica da Covid-19, quali: il settore del “wedding”, quello dell’intrattenimento e dell’organizzazione di feste e cerimonie e il settore dell’Ho.Re.Ca. (hotellerie-restaurant-catering).

Successivamente, con il decreto del MiSE di concerto con il MEF del 30 dicembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 febbraio 2022, è stata individuata la platea dei beneficiari, i requisiti necessari e la modalità di ripartizione dei fondi; mentre all’Agenzia delle Entrate è stata affidata l’attività di gestione delle istanze, ripartizione proporzionale dei fondi ed erogazione.

Nello specifico, il decreto MiSE riporta in allegato tre tabelle di codici Ateco 2007 che individuano i settori economici destinatari del contributo e ripartisce tra di essi le risorse finanziarie complessive (destinando 40 mln euro al “wedding”, 10 mln euro all’intrattenimento e organizzazione di feste e cerimonie, diverso dal wedding, e 10 mln euro ai soggetti operanti nel settore dell’HO.RE.CA.).

A ciascuna delle imprese richiedenti spetta il contributo previsto per il solo settore nel quale svolgono la propria attività prevalente e, per il settore del wedding, è previsto l’ulteriore requisito di aver conseguito almeno il 30% dei ricavi dell’anno 2019 relativamente a matrimoni, feste e cerimonie.

Il contributo spetta, inoltre, in presenza di ulteriori due condizioni:

  1. aver subito una riduzione dell’ammontare dei ricavi del periodo di imposta 2020 non inferiore al 30% rispetto all’ammontare dei ricavi del periodo di imposta 2019;
  2. per il periodo d’imposta 2020 aver subito un peggioramento del risultato economico d’esercizio pari almeno al 30% rispetto al medesimo valore del periodo d’imposta precedente.

Per le imprese costituite nel corso del 2019, la determinazione del calo dei ricavi previsto dalla norma sarà calcolata in base ai valori degli imponibili delle fatture emesse e dei corrispettivi certificati nei periodi infrannuali di riferimento.

Le imprese per accedere al contributo, inoltre, devono essere:

  • regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza;
  • avere sede legale o operativa ubicata sul territorio nazionale.

I soggetti in possesso dei suddetti requisiti per richiedere i Cfp sono tenuti ad inviare una istanza, esclusivamente in via telematica, all’Agenzia delle Entrate, che curerà anche il processo di erogazione dei contributi stessi.

Cfp wedding e catering, approvato il modello di domanda

Con il provvedimento n. 197396/2022, l’Amministrazione finanziaria ha approvato il modello di domanda per la richiesta del contributo, denominato "Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto per i settori Wedding, intrattenimento e organizzazione di cerimonie e dell’HO.RE.CA”, e le istruzioni per la sua compilazione.

L’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto contiene diverse informazioni, tra cui:

  • i dati identificativi del richiedente e il suo codice fiscale, oppure il codice fiscale del de cuius, se erede, e quello del rappresentante fiscale, se persona fisica;
  • la dichiarazione di svolgere attività prevalente individuata da uno dei codici ATECO 2007 elencati nella tabella A dell’allegato 1 al decreto interministeriale, i cui ricavi del 2019 sono stati generati per almeno il 30% da prodotti o servizi inerenti a matrimoni, feste o cerimonie;
  • la dichiarazione di aver subito una riduzione dei ricavi dell’anno 2020 di almeno il 30% rispetto a quelli del 2019;
  • la dichiarazione di avere esercizi fiscali non coincidenti con l’anno solare;
  • la dichiarazione di essere un soggetto costituitosi nel corso del 2019;
  • l’IBAN del conto corrente intestato al soggetto richiedente i contributi.

Modalità e termini di trasmissione dell’istanza

L’istanza può essere presentata tra il 9 e il 23 giugno 2022 esclusivamente in modalità telematica, tramite la procedura web che verrà messa a disposizione all'interno del portale «Fatture e corrispettivi» o con predisposizione del file mediante un software predisposto secondo le specifiche tecniche allegate al provvedimento e invio attraverso il canale telematico Entratel/Fisconline (via Desktop telematico).

Nello stesso periodo, in caso di errore, si potrà presentare una nuova istanza, in sostituzione dell’istanza precedentemente trasmessa.

Anche gli intermediari possono presentare l'istanza per conto dei loro clienti.

L’Agenzia delle Entrate, dopo l’esecuzione di controlli preliminari, rilascia la ricevuta di presa in carico dell’istanza ovvero di scarto motivato.

Sulla base delle istanze validamente presentate e che hanno superato i controlli, l’Agenzia procede a ripartire le risorse finanziarie stabilite per ciascun settore e poi ad erogarle.

E’ bene ricordare che i contributi per i settori economici “Wedding”, intrattenimento e organizzazione di feste e cerimonie, e HO.RE.CA. sono alternativi.

L’ammontare del contributo riconosciuto a ciascuna impresa, a fronte dell’istanza validamente presentata, è pari al minore tra l’importo determinato a seguito della ripartizione e l’importo residuo di aiuti ancora fruibili.

Se il contributo spettante supera l’importo di 150.000 euro dovrà essere trasmessa all’Agenzia delle entrate l’autocertificazione di regolarità antimafia.

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