Vittime di reato, analisi Cassazione

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L’Ufficio del Massimario della Cassazione ha fornito una prima lettura del nuovo testo di cui al Decreto legislativo n. 212 del 15 dicembre 2015 in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato, attuativo della Direttiva 2012/29/UE.

Viene spiegato come l’obiettivo primario della direttiva citata sia quello di assicurare a tutte le vittime, e non soltanto a particolari gruppi di esse, parità di condizioni in materia di informazione, assistenza e protezione, indipendentemente dal luogo di svolgimento del processo.

Il decreto n. 212/2015 – precisa la Suprema corte nella Relazione III/02/2016 del 2 febbraio 2016 -  contiene esclusivamente modifiche di natura processuale.

Il testo, che pone al centro della tutela le vittima di reato che si trovino in condizione di particolare difficoltà quali le donne, i minori e gli stranieri con difficoltà con la lingua italiana, è in vigore dal 20 gennaio 2016.

Relazione del Massimario

Tra le novità esaminate nella Relazione si segnalano:

• le modifiche all’articolo 90 del Codice penale in tema di perizia per l’accertamento della minore età e di estensione dei soggetti che possono esercitare le facoltà e i diritti in caso di decesso della persona offesa in conseguenza del reato;
• il diritto all’informazione e la comunicazione dell’evasione e della scarcerazione alle persone offese dei delitti commessi con violenza alla persona;
• l’aspetto della particolare vulnerabilità della persona offesa;
• il diritto all’interpretazione e alla traduzione;
• le modifiche alle disposizioni di attuazione del Codice di procedura penale in tema di presentazione di denuncia e proposizione di querela;
• alcune osservazioni sui intertemporali e conseguenze processuali in caso di inosservanza delle nuove disposizioni.