Violenza sessuale e privacy. No ai dati identificativi delle vittime

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Violenza sessuale e privacy. No ai dati identificativi delle vittime

I media si astengano dal riportare informazioni e dettagli che possano condurre, anche in via indiretta, alla identificazione delle vittime di violenza sessuale.

E’ questo l’invito formulato dal Garante per la protezione dei dati personali con una nota stampa del 19 settembre 2017, pubblicata sul proprio sito istituzionale.

Questo - continua il comunicato - soprattutto nei casi in cui la violenza sia avvenuta in un piccolo centro, dove potrebbe essere resa ancora più facile l'identificazione della vittima.

Anche quando i dati e le informazioni vengano forniti da fonti ufficiali – viene precisato – “i media sono tenuti a non diffondere elementi che portino alla individuazione delle vittime di violenza sessuale” in quanto la pubblicazione di tali informazioni risulta contraria al Codice deontologico dei giornalisti, al Codice della privacy e alla tutela rafforzata accordata dal Codice penale alle vittime di reati sessuali.

L’Autorità – conclude la nota – “adotterà al riguardo le iniziative di propria competenza”.

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