Va demolita la veranda che arreca danno al decoro dell’edificio

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Deve essere demolita, qualora arrechi un danno al decoro architettonico dell’edificio, la veranda, adibita a camera da letto, costruita su una porzione di terrazzo posto al piano attico di un condominio.

E’ quanto ha disposto la Corte di Cassazione, seconda sezione civile, con sentenza n. 2109 depositata il 5 febbraio 2015, in rigetto del ricorso presentato dalla proprietaria della veranda, avverso la statuizione di demolizione della stessa.

In particolare, il condominio ne aveva richiesto ed ottenuto l’ordine di demolizione, in virtù di una presunta violazione del regolamento condominiale, nonché dell’arrecata lesione al decoro architettonico del fabbricato.

Lamentava, tuttavia, la ricorrente, la carenza di prove atte a giustificare tale lesione al decoro, dedotta dalla Corte d’Appello esclusivamente prendendo visione di alcune fotografie, senza invece tener conto di quanto riscontrato dai periti.

Invero - ha sostenuto la Cassazione con la pronuncia in esame - le motivazioni dedotte sia in sentenza di primo che di secondo grado (pienamente confermate), lungi dal basarsi su impressioni meramente soggettive, danno atto in maniera pertinente, di come i materiali impiegati e le tecniche di costruzione della veranda, siano di per sé idonei a giustificarne l’offensività al decoro architettonico dell’intero edificio.

E’ stata parimenti esclusa, nel caso di specie, la possibilità di applicare – come richiesto dalla ricorrente – misure meno radicali rispetto alla demolizione.
Allegati Anche in
  • Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 40 - Da demolire la camera da letto in terrazza – P. Mac.

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