Ue: Iva agevolata per vaccini anti Covid
Pubblicato il 14 dicembre 2020
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Agevolazioni sul sistema Iva in relazione alla fornitura di vaccini contro il Covid-19 sono state disposte dal Consiglio Ue con direttiva del 7 dicembre 2020 n. 2020.
Per supportare le azioni contro la pandemia da Coronavirus, l’Unione europea offre il suo contributo modificando la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le disposizioni transitorie relative all’Iva applicabile ai vaccini anti Covid-19 e ai dispositivi medico-diagnostici in vitro; in sostanza si cerca di rendere più accessibili i costi della fornitura di vaccini contro l’attuale virus e di dispositivi medico-diagnostici in vitro del Covid-19 nonché di servizi strettamente connessi a tali dispositivi.
Vaccini anti Covid: agevolazioni Iva
Con l’atto del 7 dicembre 2020, pubblicato nella GUUE dell’11 dicembre 2020 L 419/3, viene aggiunto l’art. 129 bis alla direttiva 2006/112/CE che permette agli Stati membri di:
- applicare un’aliquota ridotta alla fornitura di dispositivi medico-diagnostici in vitro del Covid-19 e ai servizi strettamente connessi a tali dispositivi;
- concedere un’esenzione con diritto a detrazione dell’Iva versata nella fase precedente per la fornitura di dispositivi medico-diagnostici in vitro e per i servizi strettamente connessi a tali dispositivi.
Si fa presente che è già in discussione presso la Commissione europea una proposta diretta a cambiare la direttiva 2006/112 per quanto riguarda l’Iva, che potrebbe consentire agli Stati membri, in presenza di determinate condizioni, di beneficiare dei suddetti aiuti ma il processo di approvazione non è ancora stato definito e la Ue ha ritenuto essere urgente adeguare immediatamente la suddetta direttiva viste le circostanze eccezionali causate dalla pandemia di Covid.
Pertanto, gli Stati membri possono decidere di offrire un’esenzione con diritto a detrazione dell’Iva versata nella fase precedente per la fornitura di vaccini contro il virus e per i servizi strettamente connessi a tali vaccini; è necessario che questi siano autorizzati dalla Commissione o dagli Stati membri.
La direttiva 7 dicembre 2020 è entrata in vigore il 12 dicembre e si applica fino al 31 dicembre 2022.
Se gli Stati membri decidono di avvalersi della direttiva in parola devono effettuare una comunicazione alla Commissione, indicando il testo delle disposizioni fondamentali di diritto interno che adottano nel settore disciplinato dalla direttiva entro due mesi dalla loro adozione.
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