Transfer pricing Nuove linee guida Ocse

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Transfer pricing Nuove linee guida Ocse

Il 10 luglio 2017 è stata diffusa dall'Ocse la nuova versione delle linee guida sui prezzi di trasferimento. Il restyling del documento recepisce i chiarimenti e le modifiche apportate con il progetto “Base erosion and profit shifting” (Beps).

Le nuove linee guida - pubblicate sul sito Ocse - contengono i criteri riconosciuti a livello internazionale per l’applicazione del principio di libera concorrenza, che consente di determinare ai fini fiscali il valore delle transazioni intercompany poste in essere dai gruppi multinazionali. Grazie a tale implementazione, infatti, i gruppi multinazionali devono cambiare le loro strategie, che non possono ora più prescindere dall'applicazione di regole che contrastano con le pianificazioni fiscali aggressive.

Con l'allineamento dei criteri internazionali sul transfer pricing al progetto “Bpes”, che richiede un maggiore scambio di informazioni per garantire la trasparenza, l'Ocse ha apportato una profonda rivisitazione delle precedenti linee guida, il cui ultimo aggiornamento completo risaliva al luglio 2010.

I principali cambiamenti hanno interessato i capitoli 5 (documentazione), 6 (beni immateriali), 7 (servizi intra-gruppo) e 8 (accordi di ripartizione di costi). Tuttavia, anche il resto del documento ha subito delle modifiche per recepire i concetti Beps, oltre che altri lavori condotti dall’Ocse.

Le ultime implementazioni

Nello specifico, sono stati implementati i risultati emersi:

  • dalle Azioni Beps da 8 a 10, che prevedono che le regole sul transfer pricing nell'ambito delle multinazionali permettano la determinazione di un'adeguata allocazione e tassazione dei profitti;
  • dall'Azione Beps 13, che ha apportato rilevanti modifiche con riferimento alla documentazione in materia di transfer pricing e di country by country reporting.

Documento completo

Già nel 2016, l'Ocse aveva approvato i principi Beps sul transfer pricing specificando che, nel restyling delle linee guida questi ultimi sarebbero stati sicuramente ricompresi e considerati immediatamente applicabili.

Ora, con la pubblicazione del nuovo documento revisionato, sono state raccolte in un unico testo tutte le numerose modifiche apportate negli ultimi anni per renderle immediatamente fruibili ai contribuenti. Il lavoro – come evidenzia lo stesso Ocse – non è ancora completo e proseguirà anche nei prossimi anni, come dimostra il fatto che, di recente, sono stati pubblicati dei documenti in bozza (valutazione beni immateriali, metodo del profit-split e attribuzione dei profitti alla stabile organizzazione) e altri specifici capitoli sulle transazioni finanziarie e sui servizi intra-gruppo sono attesi all'interno delle stesse linee guida.

Anche in
  • eDotto.com – Edicola 30 giugno 2016 - Guida Ocse sul Country-by-Country Reporting – Pichirallo
  • eDotto.com – Edicola 8 giugno 2017 - Ocse Accordo multilaterale contro l'elusione delle multinazionali – Moscioni

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