Telefisco 2017 Chiarimenti
Pubblicato il 03 febbraio 2017
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Nel corso dell'annuale Convegno Telefisco – che è stato realizzato a cura de L’Esperto Risponde de Il Sole24ore e che è giunto alla sua ventiseiesima edizione – sono stati affrontati i temi fiscali più caldi del momento introdotti dalla legge di bilancio e dal decreto fiscale.
Il considerevole numero di partecipanti, grazie anche alle 106 postazioni dislocate in tutta Italia, collegate in diretta streaming, era per lo più atteso vista l'attenzione posta sui temi affrontati e sui chiarimenti attesi. Tra essi anche i commercialisti, collegati dagli Ordini di tutta Italia, molto interessati ai diversi temi considerati più urgenti per la professione.
Bilancio civilistico e bilancio fiscale
Uno dei primi interventi del viceministro all'Economia Casero, che è stato rivolto ai professionisti e alle imprese, è la soluzione del problema – più volte sollevato dalle associazioni di categoria – circa il raccordo tra le norme fiscali e le nuove regole civilistiche introdotte dalla riforma dei bilanci.
Proprio per superare questo gap, il Viceministro ha assicurato che è ferma intenzione del Governo presentare un emendamento che permetterà di avere un rapporto tra bilancio civilistico e bilancio fiscale, grazie all'introduzione di una norma di raccordo. Non si è potuto agire in tal senso nella legge di bilancio, per motivi tecnici, ma l'intenzione di risolvere questa necessità c'è ed è reale. La soluzione giungerà con la conversione in legge del decreto Milleproroghe, che ospiterà una disposizione che darà maggiori certezze ad oltre un milione di aziende e le aiuterà a chiudere il bilancio e a presentare le dichiarazioni.
Le parole del Viceministro hanno trovato conferma nella stessa giornata del 2 febbraio con il deposito di un emendamento al Milleproroghe, che prevede il rinvio di 15 giorni dei termini per la trasmissione delle dichiarazioni Ires e Irap, così da agevolare le imprese che devono fare i conti, per la prima volta, con le nuove regole previste dalla riforma dei bilanci in vigore per l’esercizio 2016. Grazie a questa mini-proroga il termine per la presentazione della dichiarazione Ires e Irap, quest’anno, slitta al 16 ottobre 2017.
Nuove Comunicazioni Iva
Altro tema caldo per le imprese è quello delle nuove comunicazioni Iva: non ci saranno cambiamenti per ciò che riguarda la trimestralità di invio dei dati delle liquidazioni, mentre sembra plausibile l'arrivo a due trasmissioni per il 2017 delle informazioni relative alle fatture emesse e ricevute, se ciò verrà confermato dal decreto Milleproroghe.
Casero ha anticipato a Telefisco che l'emendamento è già stato predisposto, quindi, è plausibile che per il 2017 l’obbligo diventi semestrale, mentre per il 2018 potrebbe anche ritornare annuale.
I nuovi termini dovrebbero essere, per il primo semestre, il 18 settembre (dato che quest'anno il 16 settembre cade di sabato) e, per il secondo semestre, il 28 febbraio dell’anno successivo (2018).
Per la trasmissione dei dati delle liquidazioni periodiche rimarranno, invece, le scadenze attuali e cioè entro il secondo mese successivo a ciascun trimestre, con lo slittamento al 16 settembre per il secondo trimestre.
Studi di settore indicatori di “fedeltà”
Sul tema della modifica degli studi di settore è intervenuta la Direttrice dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, che ha ribadito l’azione già in atto finalizzata a trasformarne l’attuale funzione di “deterrente” dello strumento in un indicatore di fedeltà dei contribuenti.
Al riguardo Casero ha aggiunto che tale operazione necessita, però, di diversi e delicati passaggi che potrebbero rallentarne l’immediatezza, anche se, comunque, la procedura sta andando avanti e si è in attesa della presentazione di una mappa della relativa riforma.
Al termine della modifica degli studi di settore, essi non saranno più uno strumento di accertamento, ma un strumento che misurerà la fedeltà del contribuente.
Pur apprezzando lo sforzo del Governo di venire incontro alle esigenze dei professionisti, il neoeletto Presidente del Cndcec, Massimo Miani, ha evidenziato la necessità di un'operazione più ampia e completa, vista la complessità di un sistema fiscale alla cui semplificazione non risultano sufficienti interventi singoli ed occasionali. Pertanto, Miani ha dichiarato che la protesta dei commercialisti non potrà considerarsi sedata soltanto grazie agli interventi annunciati, ed ha ribadito che: “quello delle comunicazioni è solo uno dei problemi, con lo sciopero vogliamo segnalare in maniera serena e composta il nostro disagio. La nostra professione ha contribuito moltissimo alla crescita del Paese ma chi ci governa dovrà capire le nostre esigenze”.
Rottamazione Equitalia
Tra le risposte di Equitalia a Telefisco 2017 vi è quella sulla rottamazione dei ruoli in caso di pignoramento. L'Ente di riscossione ha cercato di sciogliere alcuni dei nodi della definizione agevolata, anche se, però, non sempre a favore del debitore.
Tra i principali chiarimenti resi quelli secondo cui in caso di pignoramento dello stipendio in corso, la presentazione della domanda di rottamazione non sospende neppure le trattenute sulle retribuzioni che maturano successivamente. Il pignoramento, infatti, prosegue fino alla fine, anche dopo che sia stata presentata la domanda di rottamazione.
È stato, invece, confermato che se la dilazione è stata accordata dopo il 24 ottobre 2016 non opera la condizione di accesso del pagamento delle rate in scadenza tra ottobre e dicembre 2016.
Riguardo, infine, alla definizione parziale dei debiti in corso di rateazione, Equitalia ha precisato che occorre recarsi presso i suoi uffici per ottenere la rimodulazione della rata. Tanto, anche al fine di delimitare l’ambito della sospensione dei pagamenti in scadenza nei primi mesi dell’anno.
- eDotto.com – Edicola 2 febbraio 2017 - Telefisco Crediti formativi – Moscioni
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