Tax credit commissioni, si parte a luglio
Pubblicato il 24 giugno 2020
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Partirà dal 1° luglio 2020 il tax credit per i pagamenti elettronici. Vale il 30% delle commissioni addebitate a esercenti attività d’impresa, arte o professioni, a partire dal 1° luglio 2020 per transazioni su cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali.
Si ricorda che a partire dal 1° luglio 2020 il tetto al contante si abbasserà dai 2.999,99 euro ai 1.999,99 euro.
Per incentivare l’uso tracciabile dei pagamenti, con carte di credito, bancomat, prepagate o altri mezzi di pagamento, il Legislatore (dall’art. 22 del DL 124/2019, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157) ha previsto un credito d’imposta per ristorare imprese e professionisti che sono gravati dai costi delle commissioni.
Non rientrano tra gli strumenti di pagamento elettronico tracciabili: i bollettini postali, gli assegni e le carte “business” (poiché riservate a soggetti passivi Iva).
A regolare il bonus:
- il provvedimento del 29 aprile 2020 emesso dall’Agenzia delle entrate, con definizione dei termini, delle modalità e del contenuto delle comunicazioni trasmesse telematicamente dagli operatori dei sistemi di pagamento elettronici tracciabili;
- il provvedimento della Banca d'Italia del 21 aprile 2020, con le modalità e i criteri con cui i prestatori di servizi di pagamento, che hanno stipulato un contratto di convenzionamento con gli esercenti, devono trasmettere agli stessi, mensilmente e per via telematica, l'elenco delle transazioni effettuate e le informazioni relative alle commissioni corrisposte.
L’erogazione avverrà tramite compensazione nell’F24 a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa.
Il credito è riconosciuto a condizione che gli esercenti, nel corso dell’anno d’imposta precedente a quello di riferimento, abbiano conseguito ricavi e compensi per un importo non superiore a 400.000 euro.
Banca d’Italia chiarisce che per esercenti si intendono tutti i soggetti che esercitano un’attività di impresa, arte o professione, avvalendosi di punti di interazione fisici e/o virtuali, ove tenuti al pagamento delle imposte in Italia. Vi rientrano, ad esempio, esercizi commerciali o liberi professionisti.
- edotto.com - Edicola del 12 maggio 2020 - Pagamenti elettronici. Bankitalia: modalità attuative per il credito d’imposta - Moscioni
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