Tassa Ue di 3 euro sui pacchi, da luglio 2026
Pubblicato il 17 dicembre 2025
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Gli acquisti online continuano a far crescere il numero delle spedizioni, e la proposta di una nuova tassa sui pacchi è ormai realtà. Il 12 dicembre 2025, durante una riunione ECOFIN, il Consiglio Europeo ha approvato l’introduzione di un contributo di 3 euro sulle spedizioni provenienti dai Paesi Extra UE. Restano, tuttavia, delle incognite sulle scelte italiane.
Infatti, in Italia sono ancora in corso delle riflessioni, con l'inclusione del tema nella Legge di Bilancio 2026.
Nel mese di novembre 2025, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, insieme ad altri colleghi, aveva proposto di anticipare questa novità al 2026, senza attendere l'attuazione dell'HUB doganale UE, prevista per il 2028.
Contesto della nuova tassa
La tassa sui pacchi extra UE nasce dal crescente volume di spedizioni dovuto al boom degli acquisti online. In particolare, le piattaforme di e-commerce sono al centro delle discussioni a livello europeo, come sottolineato dal Parlamento UE nella presentazione della proposta.
In pratica, la tassa colpirà le piattaforme, non i consumatori. Secondo la Commissione Europea, l’anno scorso sono arrivati circa 4,6 miliardi di pacchi sotto i 150 euro, esentati da dazi doganali. Questo enorme flusso solleva problematiche non solo logistiche, ma anche ambientali, come sottolineato dallo stesso Giorgetti durante il Festival dell'Economia di Trento.
Nuova tassa sui pacchi e tempistiche
Dal 1° luglio 2026, entrerà in vigore una tassa di 3 euro su ogni spedizione proveniente da Paesi fuori dall'UE. La mossa arriva dopo l’eliminazione della soglia di esenzione dai dazi doganali grazie all’accordo siglato a Bruxelles il 13 novembre 2025.
La norma europea prevede una fase transitoria, con la tassa che entrerà in vigore definitivamente nel 2028, quando il nuovo sistema doganale dell'UE sarà operativo. Tuttavia, alcuni Paesi hanno sollecitato una soluzione anticipata, portando quindi alla proposta di introdurre la tassa già nel 2026.
L’Italia e le proposte per la tassa sui pacchi
Anche l'Italia si sta preparando a introdurre la tassa sui pacchi, con una proposta inserita tra gli emendamenti alla legge di bilancio 2026. Inizialmente, si parlava di un contributo di 2 euro per ogni spedizione proveniente da Paesi extra UE.
Tuttavia, i lavori sulla Legge di Bilancio non sono ancora conclusi, e ci sono stati anche accenni alla possibilità di introdurre una tassa di 1 euro per tutte le spedizioni, comprese quelle nazionali.
Sebbene la proposta italiana sia stata formulata in tempi rapidi, permangono alcuni dubbi riguardo la compatibilità con le normative europee. Nessuna decisione definitiva è stata presa, ma le nuove direttive europee avranno un ruolo cruciale nel determinare la versione finale della normativa.
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