Taglio accise benzina, l’ultima proroga del premier Draghi. DL in Gazzetta

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Taglio accise benzina, l’ultima proroga del premier Draghi. DL in Gazzetta

Ufficiale la nuova proroga degli aiuti contro i rincari dei carburanti: è stato pubblicato il decreto del 20 ottobre n. 153 recante "Misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti".

Dopo che il Consiglio dei ministri riunitosi il 19 ottobre, l’ultimo presieduto dal premier uscente Draghi, tra le altre cose, ha deciso di spostare al 18 novembre il taglio delle accise sui prodotti utilizzati come carburanti, il Decreto legge n. 153/2022 che ufficializza il rinvio ha trovato posto nella Gazzetta ufficiale n. 247 del 21 ottobre.

CdM, mini decreto d’urgenza contro il caro carburante

Il CdM del 19 ottobre su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato un mini decreto legge che introduce misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti.

Come si legge nel comunicato n. 99, di fine seduta, allo scopo di contrastare il perdurare della crisi energetica e, in particolare, l’aumento dei costi dei carburanti, in continuità con gli interventi emergenziali adottati nel corso del 2022, si proroga, fino al 18 novembre 2022:

  • la riduzione delle aliquote di accisa su prodotti energetici utilizzati come carburanti (aliquote di accisa sulla benzina, sul gasolio e sui gas di petrolio liquefatti (GPL) impiegati come carburanti);
  • l’esenzione dall’accisa per il gas naturale per autotrazione;
  • la riduzione dell’aliquota IVA (fissata al 5%) per le forniture di gas naturale impiegato in autotrazione.

ATTENZIONE: si ricorda che l’ultimo intervento previsto con la pubblicazione in GU del Decreto Aiuti-ter, circa l’ulteriore estensione della riduzione del prezzo di benzina, gasolio e GPL, sarebbe spirato il 31 ottobre prossimo.

Di qui l’intenzione del Governo uscente di prorogare in via amministrativa le agevolazioni in termini di accise sui carburanti e di IVA sul gas naturale (metano) per autotrazione.

Tuttavia, l'inaspettato calo del prezzo del petrolio registrato sui mercati a fine estate ha fatto venir meno quell’extra gettito che il Mef e il Mite hanno fino ad oggi utilizzato di mese in mese per ridurre il prezzo di benzina, gasolio e Gpl, con il rischio di rendere impossibile la replica degli interventi contro il caro carburante.

Dai primi calcoli, infatti, non risultavano risorse disponibili per una nuova proroga, o al massimo sembrava che si potesse intervenire in misura molto limitata fino al 2 novembre, con un grave disagio per gli automobilisti che si sarebbero trovati nella situazione di non contare più sul taglio delle accise proprio in coincidenza con il rialzo del costo dei carburanti e, in particolare, del diesel.

All’ultimo minuto le risorse finanziarie sono state trovate ed è stato approvato il nuovo decreto legge che sposta dal 31 ottobre al 18 novembre lo sconto di 30 centesimi sui carburanti e l’esenzione dell’accisa per il gas naturale per autotrazione accompagnata dalla riduzione al 5% dell’Iva.  

NOTA BENE: Il decreto legge appena approvato sarà un Dl cosiddetto a perdere in quanto per la conversione sarà trasformato in un emendamento al decreto Aiuti ter, su cui la prossima settimana la nuova Camera dei deputati, una volta costituita la Commissione speciale, inizierà a lavorare.

L’obiettivo è quello di portare in Aula alla Camera il testo rivisto e corretto il prossimo 7 novembre.

La partita passa, quindi, al nuovo Esecutivo Meloni che se lo riterrà opportuno potrebbe definire una proroga più lunga fino al 31 dicembre, prevedendo il nuovo differimento nel decreto fiscale collegato alla Manovra di bilancio.

Le associazioni dei consumatori, come Assoutenti, hanno infatti criticato i continui interventi fin qui messi in atto, sostenendo come: “Il Governo non può pensare di affrontare il problema dei prezzi dei carburanti prorogando ogni 15 giorni il taglio delle accise, e vanno studiate soluzioni strutturali e sul lungo periodo. Il taglio delle accise è una misura oramai superata e non più adatta ad affrontare l'emergenza prezzi in Italia, soprattutto alla luce della nuova risalita di benzina e gasolio alla pompa”.

ATTENZIONE: Il Decreto legge n. 153/2022 all’articolo 2, rubricato “Disposizioni finanziarie” sancisce anche che il Fondo per interventi strutturali di politica economica (DL n. 282/2004), è incrementato di 99,23 milioni di euro per l'anno 2023. 

Riduzione imposte su alcuni prodotti energetici usati come carburanti

Nella stessa GU del 21 ottobre è stato pubblicato anche il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 19 ottobre 2022, recante la riduzione delle imposte su taluni prodotti energetici usati come carburanti, periodo 1° - 3 novembre 2022.

Il decreto ministeriale sancisce che, a decorrere dal 1° novembre 2022 e fino al 3 novembre 2022, le aliquote di accisa di cui all’allegato I al DLgs. 504/95, concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative dei sotto indicati prodotti sono rideterminate nelle seguenti misure:

  • benzina: 478,40 euro per mille litri;
  • oli da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per mille litri;
  • gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti: 182,61 euro per mille chilogrammi;
  • gas naturale usato per autotrazione: zero euro per metro cubo.

L’aliquota IVA applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5%.

NOTA BENE: In dipendenza della rideterminazione dell'aliquota di accisa sul gasolio usato come carburante, l'aliquota di accisa sul gasolio commerciale usato come carburante non si applica per il periodo dal 1° novembre 2022 al 3 novembre 2022.

Gli esercenti i depositi commerciali di prodotti energetici assoggettati ad accisa e gli esercenti gli impianti di distribuzione stradale di carburanti trasmettono, entro il 14 novembre 2022, all'Ufficio competente per territorio dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, per via telematica, i dati relativi ai quantitativi dei prodotti usati come carburante giacenti nei serbatoi dei relativi depositi e impianti alla data del 3 novembre 2022 secondo quanto disposto dal Decreto del Mef in oggetto.

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