Sull’Irap ventaglio di vie d’uscita
Pubblicato il 10 giugno 2008
Condividi l'articolo:
L’analisi del comportamento da tenere nell’Unico 2008 allo scopo di evitare il versamento dell’Irap da parte dei professionisti è ospitata nella circolare 2/IR del 5 giugno 2008, a firma dell’Istituto di ricerca del Consiglio nazionale dei commercialisti ed esperti contabili. Tre i modelli comportamentali (i più diffusi) elencati nelle pagine del documento:
1. il prudente, con il professionista che cautamente, per non incorrere in sanzioni amministrative, compila il quadro IQ seguendo le regole ordinarie come avesse un’attività organizzata autonomamente, quindi versa il tributo e attiva l’istanza per il relativo rimborso. L’aspetto fastidioso è l’attesa dei tempi della giustizia tributaria quando si sia stabilito, dietro prova del contribuente, che il rimborso è dovuto.
2. il normale, con la compilazione del modello IQ e l’omissione del versamento. Una scelta che comporta l’iscrizione a ruolo del debito (articolo 36 bis del Dpr 600/73). Il contribuente mantiene nella propria disponibilità il quantum dell’imposta. Questo atteggiamento può, tuttavia, comportare situazioni in cui viene negata la possibilità di contestare la cartella per rilievi di merito;
3. l’omissivo, nel senso di decidere di non compilare il quadro IQ, ponendo a carico non più del contribuente ma del Fisco la prova della debenza dell’imposta e mantenendo la disponibilità finanziaria del soggetto passivo. Con il rischio di sanzione dal 120 al 240 per cento dell’imposta dovuta. E’, nonostante ciò, una soluzione considerata praticabile per l’incombenza dell’onere della prova sul Fisco.
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: