Successione necessaria. Azione di riduzione del legittimario

Pubblicato il

In questo articolo:



Successione necessaria. Azione di riduzione del legittimario

Gli oneri di deduzione imposti al legittimario che agisce in riduzione non possono essere definiti autonomamente, bensì in relazione alla nozione di lesione di legittima, alla natura e alla disciplina positiva dell'azione di riduzione.

Il legittimario, ossia, non è tenuto a precisare nella domanda l’entità monetaria della lesione, ma si richiede, piuttosto, che la pretesa della riduzione di disposizioni testamentarie o donazioni sia giustificata “alla stregua di una rappresentazione patrimoniale tale da rendere verosimile, anche sulla base di elementi presuntivi, la sussistenza della lesione di legittima”.

Azione di riduzione: presupposti

I necessari antecedenti dell'azione di riduzione si sostanziano, infatti:

  • nella ricostruzione dell'intero patrimonio del defunto, mediante la riunione fittizia di ciò che è stato donato in vita a ciò che è rimasto al momento della morte;
  • nell'imputazione alla quota del legittimario di quanto egli ha ricevuto dal defunto.

Ne consegue che le richieste volte all'esatta ricostruzione sia del relictum, sia del donatum, mediante l'inserimento di altri beni, non costituiscono domande, ma deduzioni che attengono ai presupposti dell'azione di riduzione e come tali da ritenere implicitamente contenute nella domanda introduttiva.

Sono i principi di diritto enunciati dalla Corte di cassazione con sentenza n. 17926 del 27 agosto 2020, dopo aver reso un’articolata disamina della giurisprudenza di legittimità in tema di successione necessaria, per quel che riguarda, in particolare, gli oneri di deduzione imposti al legittimario che agisce in riduzione.

Allegati

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito