Subappalti, da oggi fatture senza Iva

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Non s’applica, a partire da oggi, l’Iva sulle fatture dei subappaltatori. Il “reverse charge” – meccanismo dell’inversione contabile, che blocca la detrazione dell’Iva - è, infatti, esteso ai cantieri. Il credito sarà recuperato in compensazione con altri tributi e contributi.

Il nuovo percorso dell’Imposta viene disciplinato dall’articolo 17 del Dpr 633/72, introdotto dal comma 5, articolo 35, del Dl 223/06 (convertito in Legge 248). Il cessionario che riceve la fattura senza l’applicazione dell’Iva deve integrare il documento fiscale entro il mese di ricevimento o entro 15 giorni e con riferimento allo stesso mese. Quale secondo passaggio, la fattura – nella quale il subappaltatore avrà indicato la motivazione della mancata applicazione dell’Imposta - va annotata nei registri Iva acquisti e vendite.

Il fine della lotta senza quartiere al dilagante fenomeno dell’evasione e del sommerso, che ispira gli interventi del nuovo Esecutivo, accresce, dunque, anche gli obblighi in capo alle imprese edili: spostamento dell’Iva a carico delle imprese appaltanti, regole più rigide per gli sconti Inps, tesserino di riconoscimento, comunicazione anticipata delle assunzioni, responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore. E da oggi è scattato il reverse charge, che modifica profondamente il sistema di pagamento dell’Iva e quello di compilazione delle relative fatture. Un cambiamento che, tuttavia, non è stato accompagnato da chiarimenti applicativi. Il direttore generale dell’Ance – Carlo Ferroni - chiede una proroga che “consenta di risolvere le questioni relative all’aggravio di adempimenti a carico degli appaltatori e, soprattutto, della certezza dei rimborsi per i subappaltatori”. 

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