Studi di settore, tutela in bilico
Pubblicato il 25 aprile 2006
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I provvedimenti sugli studi di settore che sono stati validati in vista di una prima applicazione per il periodo d’imposta 2005 devono ancora arrivare al traguardo. La proroga decisa a febbraio ancora non è arrivata e la situazione di stallo attuale potrebbe essere sbloccata solo con il varo di un decreto ministeriale da parte del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. La data a cui guardano tutti gli operatori è quella del 2 maggio: termine entro cui dovrebbe essere completato il quadro normativo per l’applicazione degli studi di settore al periodo d’imposta 2005 e prorogato il monitoraggio per gli strumenti ad “applicazione ridotta” per il periodo d’imposta 2004. All’allarme gridato dagli artigiani, si è aggiunto ora anche quello di molte categorie di professionisti preoccupati dal fatto che lo scorso anno hanno fatto i conti con studi depotenziati - perchè sottoposti a monitoraggio - ed ora in caso di inapplicabilità dei nuovi studi di settore si potrebbero trovare di fronte al dilemma se considerare rinviata anche all’anno 2005 l’applicazione depotenziata degli studi, oppure dare per buona la reviviscenza degli studi precedenti di carattere sperimentale o se da ultimo considerare del tutto decaduto il monitoraggio. Secondo l’Amministrazione finanziaria si tratta di tutte situazioni limite, che potrebbero derivare solo da una lettura molto forzata della norma, che al momento non sembra necessaria in quanto una soluzione, si dice, arriverà presto. Per dare un segnale positivo in tal senso ai contribuenti, lunedì 24 aprile, sul sito dell’agenzia delle Entrate sono state caricate le bozze di 145 versioni del programma di Gerico.
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