Studi di settore non applicabili al contribuente affetto da patologia certificata

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Secondo la Corte di cassazione - sentenza n. 17534 del 12 ottobre 2012 - i parametri previsti dagli studi di settore, non costituendo fatto concreto noto e certo, specificamente inerente al contribuente, suscettibile di evidenziare in termini di rilevante probabilità l’entità del suo reddito, ma rappresentando la risultante dell’estrapolazione statistica di una pluralità di dati settoriali acquisiti su campioni di contribuenti e delle relative dichiarazioni, rilevano valori che quando eccedono il dichiarato, integrano il presupposto per il legittimo esercizio da parte dell’Ufficio dell’accertamento analitico-induttivo ma, “ove siano contestati sulla base di allegazioni specifiche, sono inidonei a supportare l’accertamento medesimo, se non confortati da elementi concreti desunti dalla realtà economica dell’impresa che devono essere provati e non semplicemente enunciati nella motivazione dell’accertamento”.

Nel caso esaminato dai giudici di Cassazione, è stato accolto il ricorso presentato da una contribuente a cui il Fisco aveva notificato un accertamento fiscale fondato sugli studi di settore senza che fosse stata tenuta in alcuna considerazione l’allegazione dalla stessa fornita di un certificato da cui emergevano le proprie precarie condizioni fisiche.
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