Standard in bozza per le Pmi

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Dopo molti anni di lavoro e varie discussioni, lo Iasb ha reso nota la prima versione in bozza del progetto contenente i principi applicabili alle piccole e medie imprese. Tali principi costituiranno un unico documento oggetto di revisione ogni due anni. L’ordine degli argomenti analizzati seguirà un percorso logico autonomo e non riprodurrà la numerazione propria degli Ifrs. Alcuni trattamenti contabili sono stati significativamente semplificati, soprattutto nella parte relativa alla sezione dell’informativa discorsiva (disclosures). Per alcune tematiche (trattamenti contabili alternativi ritenuti meno adeguati per le Pmi), lo Iasb rinvierà ai principi di riferimento, mentre altri argomenti non saranno presi in considerazione. Lo Iasb, a differenza della Ue, ha adottato un approccio “qualitativo” e non “quantitativo” per definire le piccole e medie imprese, in quanto non sarebbe stato possibile determinare limiti quantitativi generalmente validi a livello mondiale. I destinatari del documento sono le imprese non-public accountable, cioè quelle imprese che non quotano o non sono in procinto di quotare i propri titoli in mercati regolamentati e che non mantengono attività in gestione per un vasto gruppo di soggetti, quali, per esempio, banche, fondi pensione e imprese assicurative.

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