Spazio alle “meccanografiche”
Autore: eDotto
Pubblicato il 12 marzo 2008
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Con la risoluzione n. 85/E/2008, l’Amministrazione finanziaria va a completare l’analisi della disciplina applicabile in materia di conservazione sostitutiva alle multiutility già trattata con la risoluzione 267/E/2007. Nel recente testo di prassi si legge che è ammessa la conservazione con cadenza annuale delle distinte meccanografiche di fatturazione, anche se riferite al settore delle accise e delle imposte di consumo, in quanto documenti formati e non emessi a differenza delle fatture. Il caso specifico riguarda le società che operano nel settore della somministrazione di luce e gas ed emettono con strumenti informatici bollette-fatture in un unico esemplare. Le distinte meccanografiche devono essere trattate come dei registri: esse non vanno emesse, ma sono formate e possono essere tenute su supporti informatici e, in quanto tali, risultano soggette ad aggiornamento continuo. Poi, per quanto riguarda il processo di conservazione sostitutiva dei documenti, esso non deve essere completato entro quindici giorni, come per le fatture, ma entro tre mesi dal termine di presentazione della dichiarazione annuale. In conclusione, dunque, le distinte meccanografiche rientrano nella portata generale del Dm 23 gennaio 2004 anche se sono da ritenersi diverse dalle fatture.
- ItaliaOggi, p. 43 – Conservazione on-line ampia - Zuliani
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