Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Concorso del professionista che contribuisce volontariamente all’evento
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 14 luglio 2012
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Lo Studio Civilistico del Notariato n. 149-2012/C intitolato “Atti simulati o fraudolenti finalizzati alla sottrazione di beni alla riscossione di imposte”, prende spunto da alcune recenti sentenze di Cassazione – la n. 21013 del 31 maggio 2012 e la n. 19595 del 9 febbraio 2011 – che hanno visto coinvolti, insieme ai contribuenti, anche alcuni notai e commercialisti a titolo di concorso nel reato di “sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte”.
Il Notariato spiega, in particolare, che il professionista può essere ritenuto responsabile a titolo di concorso nel reato di cui all'articolo 11 del decreto legislativo n. 74/2000 solo qualora lo stesso sia consapevole della simulazione o fraudolenza di un atto, e contribuisca, volontariamente, alla realizzazione del mancato pagamento da parte del contribuente, per imposte oltre la soglia penalmente rilevante dei 50.000 euro. Il notaio, cioè, deve aver volontariamente apportato un “contributo causale” alla realizzazione dell'evento.
- ItaliaOggi, p. 28 – Professionisti, reato più difficile – De Angelis
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