Sostegni bis: esenzione per capital gain su startup e Pmi innovative
Pubblicato il 07 giugno 2021
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Le persone fisiche che realizzano plusvalenze da cessione di partecipazioni al capitale di imprese startup innovative, acquisite mediante la sottoscrizione di capitale sociale e detenute per almeno tre anni, beneficiano di un’esenzione dalle imposte sui redditi.
Il regime di favore, di stampo temporaneo, è stato inserito dall’articolo 14 – rubricato “Tassazione capital gain start up innovative” – del Decreto Sostegni bis (DL n. 73/2021).
Nello specifico, la novità legislativa prevede la detassazione:
- delle plusvalenze (qualificate e non qualificate) che gli investitori persone fisiche, che agiscono fuori del regime d’impresa, realizzano tramite la cessione a titolo oneroso di partecipazioni in startup e PMI innovative, acquisite dall’1 giugno 2021 al 31 dicembre 2025 mediante sottoscrizione di capitale sociale, e detenute per almeno tre anni;
- delle plusvalenze (qualificate e non qualificate) che le medesime persone fisiche realizzano mediante la cessione a titolo oneroso in società (italiane o estere), anche differenti dalle startup e PMI innovative, a condizione che tali plusvalenze siano reinvestite, entro un anno dal loro conseguimento, in partecipazioni in startup e PMI innovative, mediante sottoscrizione di capitale sociale da effettuarsi entro il 31 dicembre 2025.
Precisa la relazione illustrativa che l’obbligo di reinvestimento è previsto per le plusvalenze realizzate; quindi, la sottoscrizione di capitale sociale deve avvenire in denaro.
L’esenzione è subordinata all’autorizzazione da parte della Commissione europea, richiesta a cura del Ministero dello Sviluppo Economico.
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