Società cartiera? Imposte e sanzioni a carico dell'amministratore di fatto

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Società cartiera? Imposte e sanzioni a carico dell'amministratore di fatto

Il rapporto fiscale è strettamente riferibile all'amministratore di fatto della società in quanto effettivo possessore del reddito d'impresa? E' corretto che lo stesso sia chiamato a rispondere delle imposte non versate e delle relative sanzioni.

Con sentenza n. 1358 del 18 gennaio 2023, la Corte di cassazione ha confermato un avviso di accertamento per IREG, IRAP e IVA emesso nei confronti di una Srl e notificato, tra l’altro, anche al soggetto considerato l'autore delle violazioni contestate alla società contribuente, ritenuta una mera cartiera.

Secondo la CTR, il coinvolgimento di quest'ultimo nella frode carosello posta in essere attraverso la Srl derivava dalla sua qualità di amministratore di fatto della società ed era documentato, peraltro:

  • dalla sentenza con cui la CTP aveva respinto il ricorso del medesimo avverso altro avviso di accertamento relativo a diverso anno d'imposta;
  • dalla sentenza di patteggiamento pronunciata dal Gip, emessa a seguito di un’imputazione del ricorrente, quale amministratore di fatto, per omessa dichiarazione annuale obbligatoria da parte della Srl.

L'uomo si era rivolto alla Suprema corte per impugnare la decisione di merito, ritenuta erronea sulla base dell'assunto secondo cui all'amministratore di fatto di una società di capitali, soggetto terzo rispetto a quest'ultima, non avrebbero potuto imputarsi direttamente l'attività e le imposte della società di capitali e tanto meno le sanzioni per le attività illecite ed evasive dell'ente.

Tale doglianza è ststa giudicata infondata dagli Ermellini, i quali hanno evidenziato come dagli elementi considerati era emerso che il ricorrente avesse utilizzato la società uti dominus, al fine di porre in essere una frode consistita, nella specie, nell'acquisto di autovetture in Germania e nella rivendita delle stesse, omettendo il versamento dell'IVA e beneficiando direttamente dei proventi di tale attività illecita.

In altri termini, la Srl, irregolarmente costituita, era stato lo strumento attraverso il quale si è esplicata l'attività criminosa facente capo al deducente e ad altri soggetti, i quali direttamente erano chiamati a rispondere delle imposte non versate dalla società.

Era corretto, in tale contesto, che le connesse sanzioni fossero state irrogate anche nei confronti del ricorrente, in relazione al rapporto fiscale a lui strettamente riferibile in quanto effettivo possessore del reddito d’impresa. 

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