Sicurezza alimentare: nuove sanzioni, controlli su frodi e tracciabilità
Pubblicato il 11 aprile 2025
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Via libera del Governo a un intervento sistematico per la tutela della qualità e della sicurezza alimentare: potenziato il quadro sanzionatorio, introdotti nuovi strumenti di controllo e tracciabilità, al fine di garantire una maggiore tutela per i consumatori e per le imprese del settore agroalimentare.
Sicurezza alimentare: approvato dal Governo un nuovo disegno di legge per la tutela della qualità
Tra i provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 9 aprile 2025, vi è anche un disegno di legge che introduce un articolato sistema sanzionatorio volto a contrastare le frodi nel settore agroalimentare, in agricoltura e nella pesca.
Il provvedimento è stato presentato congiuntamente dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, e dal Ministro della giustizia, Carlo Nordio.
L’obiettivo della riforma è rafforzare la tutela del comparto agroalimentare contro i fenomeni di contraffazione e truffa, intervenendo anche sul piano della tracciabilità dei prodotti e della trasparenza del mercato.
Interventi in ambito penale
Il testo legislativo prevede l’introduzione di nuovi strumenti repressivi contro i reati commessi lungo la filiera agroalimentare, con modifiche al Codice penale e al Codice di procedura penale.
Nel dettaglio, sono introdotte:
- nuove fattispecie di reato agroalimentare, finalizzate a intercettare condotte illecite lungo l’intera filiera, dalla produzione alla distribuzione (tra cui: frode alimentare, commercio con segni mendaci, agropirateria);
- ispezioni senza preavviso al difensore, in caso di urgenza nel prelievo di campioni di alimenti;
- destinazione benefica degli alimenti deperibili confiscati, in coerenza con criteri di efficienza e utilità sociale;
- estensione delle intercettazioni e delle operazioni sotto copertura ai reati di frode alimentare e commercio con segni mendaci, limitatamente alle ipotesi di agropirateria.
Rafforzamento della tracciabilità
Per i prodotti a denominazione di origine protetta (DOP) o a indicazione geografica tipica (IGP), il disegno di legge introduce nuove misure di controllo, tra le quali:
- istituzione di una piattaforma telematica per la registrazione giornaliera delle movimentazioni di latte di bufala e derivati, da parte di allevatori, trasformatori e intermediari;
- inasprimento delle sanzioni amministrative per violazioni in materia di tracciabilità e per la produzione non conforme della mozzarella di bufala campana DOP, con entità sanzionatoria modulata in base alla dimensione dell’impresa: aumentata per medie e grandi imprese; ridotta per microimprese;
- predisposizione di un Piano straordinario di controllo nazionale, a cura del MASAF, rivolto specificamente al settore lattiero-caseario DOP/IGP.
Nuove misure di controllo nel settore agroalimentare e della pesca
Il provvedimento legislativo introduce anche ulteriori misure in materia di controlli amministrativi:
- blocco ufficiale temporaneo dei prodotti agroalimentari o dei mezzi tecnici di produzione, in presenza di violazioni documentali che non comportano rischi per la salute pubblica, al fine di permettere verifiche di conformità;
- istituzione della “Cabina di regia per i controlli amministrativi nel settore agroalimentare”, con sede presso il MASAF;
- divieto di costituzione di nuovi CAA (Centri autorizzati di assistenza agricola) per soggetti che abbiano partecipato alla compagine sociale di un CAA cui sia stata revocata l’autorizzazione nei sei mesi precedenti, anche in caso di reiterazione delle condotte.
Sono inoltre previste sanzioni per i CAA che:
- richiedano, in qualsiasi forma, compensi o remunerazioni non dovuti alle imprese agricole;
- accettino di operare al di fuori del proprio ambito territoriale di competenza.
Le ulteriori misure
L’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) è designata come autorità competente per la gestione dei rapporti in caso di mancato pagamento delle sanzioni amministrative. AGEA avrà inoltre il compito di ricevere le somme riscosse e di provvedere alla loro successiva destinazione, secondo le disposizioni normative.
È prevista la possibilità, per l’amministrazione competente, di adottare misure cautelari di carattere interdittivo, finalizzate a inibire temporaneamente l’uso illecito della denominazione protetta da parte dei soggetti inadempienti, fino all’adozione del provvedimento definitivo.
Infine, si prevede un riordino complessivo della normativa sulla pesca marittima, volto ad aggiornare e armonizzare il quadro regolatorio, con l’obiettivo di garantire maggiore efficacia nei controlli e nella tutela delle risorse marine.
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