Salva la decadenza del bonus
Autore: eDotto
Pubblicato il 27 giugno 2009
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La Corte Costituzionale è tornata sul tema della presunta illegittimità costituzionale dell’articolo 62, comma 1, lett. a), della legge 289/02. I giudici si esprimono nuovamente sulla norma che sancisce la decadenza dal bonus investimenti, nell’ipotesi di omessa produzione del modello telematico di ricognizione dei dati relativi ai programmi di spesa (modello Cvs). La ratio insita nella norma censurata è stata quella di consentire un’anticipata acquisizione di dati sugli investimenti agevolati, al fine di rendere più tempestive e meno onerose le verifiche di spettanza da parte dell’Amministrazione finanziaria, sia di perseguire le finalità occorrenti per consentire pieni utilizzi dei contributi. Secondo la Corte, i dati forniti al Fisco, mediante le dichiarazioni dei redditi, devono ritenersi insufficienti al raggiungimento di questi fini. Di conseguenza, risulta non irragionevole che la decadenza dal contributo automaticamente conseguito sia prevista anche per il mancato rispetto del termine fissato per la comunicazione dei dati sui programmi di spesa.
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