Rottamazione bis. Comunicazione delle Entrate con gli importi da pagare
Pubblicato il 18 giugno 2018
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Ha preso il via la seconda fase della rottamazione bis: quella che vede interessati tutti quei contribuenti che hanno presentato istanza di adesione entro il 15 maggio scorso.
Con questa seconda fase dell’operazione, l’Agenzia delle Entrate conta di “cancellare” definitivamente quasi 4,5 milioni tra cartelle esattoriali e avvisi di accertamento esecutivi e, al contempo, recuperare due miliardi di euro.
Cos’è la rottamazione bis
La rottamazione bis è stata voluta dal Governo Gentiloni con il Decreto legge n. 148/2017, convertito con modificazioni dalla Legge n. 172/2017.
Non è altro che un'estensione della prima definizione agevolata, che ha inglobato alcune modifiche: prima fra tutte, ha concesso nove mesi in più di cartelle rottamabili, ampliando il periodo di adesione dal 2000 al settembre 2007.
Questa seconda rottamazione delle cartelle esattoriali, dunque, si è aperta ad ottobre 2017 e si è chiusa il 15 maggio 2018, con l’adesione inaspettata dal parte del Mef di nuove 950mila domande di rottamazione (contro le 600mila stimate).
Chiusa la fase dell’adesione, i contribuenti restano in attesa, ora, della fase due: la risposta dell’Agenzia delle Entrate, tramite l’invio di una lettera, che si chiama “Comunicazione delle somme dovute” e che informa sull’accoglimento o il rigetto della domanda di adesione.
L’Agenzia entrate-Riscossione, infatti, entro il 30 giugno 2018, risponderà a tutti - come previsto dalla legge - aprendo la strada al pagamento finale. Si stima che saranno circa un milione le lettere che verranno inviate, che conterranno gli importi da pagare in base al numero delle rate scelte dal contribuente
Agenzia delle Entrate: Comunicazione ai contribuenti che hanno aderito alla rottamazione bis
Tutti coloro che entro il 15 maggio 2018 hanno aderito alla rottamazione bis riceveranno una Comunicazione da parte dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, disponibile anche nell’area riservata del portale (a partire dal mese di luglio 2018), per essere informati su:
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accoglimento o eventuale rigetto della domanda di adesione;
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eventuali carichi di debiti che non possono rientrare nella Definizione agevolata;
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importo/i da pagare;
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data/e entro cui effettuare il pagamento.
Se è stata presentata un’unica dichiarazione di adesione con carichi affidati in riscossione sia nell’anno 2017 che nel periodo 2000-2016, Agenzia delle entrate-Riscossione invierà, entro il 30 giugno 2018, un’unica Comunicazione con in evidenza l’anno in cui è stato affidato alla riscossione il debito.
Nella Comunicazione saranno indicati gli importi che complessivamente dovranno essere pagati per chiudere la Definizione agevolata, secondo le diverse scadenze previste dalla legge:
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da una ad un massimo di 5 rate nel caso di cartelle relative a carichi affidati in riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017 (da pagare, la prima entro il 31 luglio e l’ultima entro il 28 febbraio 2019);
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da una ad un massimo di 3 rate nel caso di cartelle contenenti carichi affidati dal 2000 al 2016 (a queste scadenze, 31 ottobre, 30 novembre e l’ultima sempre il 28 febbraio 2019) ).
L’Agenzia delle entrate-Riscossione ha previsto 5 diverse tipologie di risposte. Praticamente, si tratta di 5 tipi di comunicazioni per differenti tipologie di casi:
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AT - Accoglimento totale della tua richiesta: hai un importo da pagare per i debiti “rottamabili” e non hai nulla da pagare per eventuali debiti non “rottamabili”;
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AP - Accoglimento parziale della tua richiesta: sia per i debiti “rottamabili” che per quelli non “rottamabili” hai un importo da pagare;
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AD - Sia per i debiti "rottamabili" che per gli eventuali debiti non “rottamabili" non devi pagare nulla;
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AX - Per i debiti "rottamabili" non devi pagare nulla mentre hai un debito residuo da pagare per i debiti non “rottamabili";
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RI - Rigetto: I debiti che hai indicato nella dichiarazione di adesione non sono "rottamabili" e hai un importo da pagare.
La Comunicazione conterrà anche il bollettino di pagamento ( o più di uno), in base alla scelta che il contribuente ha effettuato al momento della compilazione del modulo DA 2000/17 e il modulo per l’addebito in conto corrente.
Il tutto è accompagnato anche dalle istruzioni per l’uso.
Come effettuare il pagamento finale
La terza e ultima fase della definizione agevolata delle cartelle è quella che riguarderà il pagamento vero e proprio da parte dei contribuenti-rottamatori.
Come detto, la prima rata è in scadenza il 31 luglio per i carichi 2017, mentre è fissata al 31 ottobre la rata per chi ha cartelle rottamate nel periodo dal 2000 al 2016.
I contribuenti che hanno aderito e avranno ricevuto la lettera nulla osta da parte dell’Agenzia potranno saldare il debito, utilizzando l’apposito bollettino Rav, attraverso:
- la banca o sportelli bancomat ATM abilitati al pagamenti Cbill;
- l’ufficio postale;
- l’home banking;
- i tabaccai;
- il sito internet Riscossione;
- la App di Riscossione Equiclick.
L’Agenzia Avverte
Con il pagamento della prima rata della definizione agevolata, vengono revocati piani di rateizzazione precedenti, se presenti.
In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento della prima/unica rata, non è possibile avere nuovi provvedimenti di rateizzazione se non per le cartelle notificate da meno di 60 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione di adesione alla rottamazione.
In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento delle rate successive alla prima non sarà, invece, più possibile proseguire eventuali precedenti rateizzazioni in quanto già revocata al pagamento della prima rata.
- eDotto.com – Edicola del 16 maggio 2018 - Chiusa la rottamazione bis. Le comunicazioni che arriveranno – Pichirallo
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