Riforma fiscale, ultimo step sul concordato preventivo. Rottamazione al 15 settembre
Pubblicato il 26 luglio 2024
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Prima dell’interruzione dell’attività parlamentare per la pausa estiva, il Governo sta intensificando gli sforzi per completare ulteriori provvedimenti attuativi della delega fiscale.
Tra questi, spicca il decreto legislativo recante "Disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale", che sarà presentato dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, il 26 luglio 2024 in Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva.
Sullo stesso tavolo del CdM, anche il provvedimento sulle norme complementari al Codice doganale dell’Unione europea. Il Governo sta anche considerando norme aggiuntive per il settore doganale e delle accise, con particolare enfasi sulla regolamentazione dei nuovi prodotti del tabacco.
Queste misure sono parte di una strategia più ampia per rafforzare le entrate fiscali e sostenere la manovra autunnale, approfittando di un incremento delle entrate tributarie già in atto.
MEF: dal viceministro Leo le novità attese
Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo ha rivelato, durante un'intervista, l'imminente conclusione della prima fase di lavori sull'attuazione della legge delega in materia di riforma fiscale, con l'obiettivo di chiudere i lavori prima della pausa estiva prevista per l'inizio di agosto.
Questo periodo di attività intensa si concentra sul completamento dei primi interventi legislativi che includono:
- revisioni al concordato preventivo biennale;
- semplificazione degli adempimenti tributari;
- modifiche importanti alle imposte di registro, successioni, donazioni, e altre tasse indirette escluse dall'IVA.
Il viceministro Leo ha sottolineato la velocità con cui il Ministero dell'Economia e delle Finanze sta procedendo, rispettando i tempi stretti per approvare queste misure essenziali. La prima fase dei lavori riguarda provvedimenti che non comportano costi aggiuntivi, mentre i passi successivi che necessiteranno di specifiche coperture finanziarie saranno probabilmente discussi verso fine anno.
Relativamente al concordato preventivo biennale (Cpb), si è messo in evidenza come le commissioni parlamentari di Finanze e Bilancio di Camera e Senato hanno consultato il settore delle imprese e le associazioni di categoria, come Confcommercio, Confartigianato e Cna, per raccogliere suggerimenti per migliorare il provvedimento.
Le proposte ricevute puntano a rendere il concordato più attrattivo e il Governo si mostra aperto a valutare le istanze delle associazioni, compresa l'introduzione di meccanismi come la flat tax incrementale, che non è intesa come un condono ma come un'imposta agevolata sugli incrementi di reddito rispetto al 2023.
Vediamo quali sono le richieste unanimi delle Commissioni e delle associazioni di categorie audite, al fine di rendere l’istituto del Cpb più vantaggioso.
Meccanismo della flat tax incrementale per partite IVA
Il nuovo sistema di flat tax incrementale introdotto per le partite IVA nel contesto del concordato preventivo biennale rappresenta un cambiamento significativo rispetto alle modalità di tassazione precedenti. La riforma sostituisce la tassazione progressiva IRPEF, che includeva addizionali comunali e regionali, e l'aliquota fissa del 24% per le società di capitali, con un regime opzionale che applica imposte sostitutive a seconda del grado di affidabilità fiscale del contribuente, misurato attraverso gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA).
La flat tax si applica al reddito incrementale, ossia la differenza, se positiva, tra il reddito di lavoro autonomo o di impresa proposto nel concordato preventivo e quello effettivamente dichiarato nel 2023.
Tale approccio offre una tassazione più vantaggiosa in base al grado di affidabilità fiscale, incentivando così la trasparenza e la conformità fiscale.
Il regime, infatti, prevede tre livelli di tassazione: un'imposta del 10% per coloro che hanno un voto ISA superiore a otto, del 12% per chi ha un voto compreso tra sei e otto, e del 15% per chi ha un voto inferiore a sei.
Tale sistema di imposte sostitutive mira a incentivare la trasparenza e la regolarizzazione fiscale, offrendo al contempo una tassazione ridotta per i redditi maggiori dichiarati, cercando così di ridurre l'onere fiscale soprattutto per quei contribuenti che mostrano un alto grado di affidabilità.
Riportando in Tabella il meccanismo della flat tax incrementale per i contribuenti si ha:
Riportando in Tabella il meccanismo della flat tax incrementale per i contribuenti si ha:
Livello ISA del periodo di imposta precedente |
Aliquota di Flat Tax applicabile |
Non inferiore a 8 |
10% |
Tra 6 e inferiore a 8 |
12% |
Inferiore a 6 |
15% |
NOTA BENE: Nel contesto delineato dai parlamentari e ora al vaglio del CdM, si prevede di stabilire regole più stabili e vantaggiose per i contribuenti che decidono di adottare il risultato suggerito dal software delle Entrate. I contribuenti che sceglieranno questa opzione firmeranno un "patto di non belligeranza" che, per la durata di due anni applicabile alle partite IVA valutate tramite pagelle fiscali, offrirà una protezione dagli accertamenti fiscali.
Cpb, rateizzazione degli acconti e stop al redditometro
Il Consiglio dei ministri sta considerando la possibilità di rateizzare gli acconti per chi aderisce al concordato, con l'intento di accumulare risorse aggiuntive per la manovra autunnale già in corso. L'adesione al concordato sarà possibile fino al 31 ottobre 2024, e i versamenti in acconto dovranno essere effettuati entro il 30 novembre, beneficiando così dell'aumento delle entrate tributarie. Inoltre, è prevista un'estensione del termine per rispondere o pagare da 30 a 60 giorni in caso di avvisi bonari su liquidazioni di dichiarazioni o controlli formali.
Riguardo ai controlli fiscali, il Governo affronta anche il delicato tema dell'accertamento sintetico e introduce un nuovo sistema di controllo, denominato "scova maxi evasioni".
Questo nuovo meccanismo alzerà notevolmente l'asticella dei controlli, stabilendo una soglia di scostamento di 100 mila euro tra il reddito dichiarato e gli indici di rischio e anomalia.
L'accertamento sintetico tradizionale sarà rivisto e notevolmente depotenziato, riflettendo un abbandono progressivo di questa metodologia, che l'anno scorso ha registrato solo 4 accertamenti.
Rottamazione quater, proroga pagamento della quinta rata al 15 settembre
Attenendosi alla richiesta dell'ultimo minuto della Commissione bilancio della Camera, il decreto legislativo relativo al concordato ha incluso l'estensione del termine per il versamento della quinta rata della rottamazione, originariamente prevista per il 31 luglio 2024, posticipandola al 15 settembre 2024, successivamente alla pausa estiva.
I tecnici del Ministero dell'Economia e delle Finanze si concentrano su tre obiettivi principali, integrando nuove proposte e proroghe esistenti.
In primo luogo, hanno previsto una mini proroga per il pagamento della quinta rata, originariamente fissata per il 31 luglio 2024. Gli avvisi di pagamento sono già stati inviati ai contribuenti, con la possibilità di pagare fino al 5 agosto 2024. Tuttavia, il MEF ha deciso per uno slittamento ulteriore fino ai primi giorni di settembre, per tenere conto della pausa estiva della macchina tributaria.
Inoltre, i tecnici stanno esplorando l'opportunità di lanciare una nuova fase di rottamazione, denominata Rottamazione Quater 5.0, che includerebbe i debiti affidati fino al 31 dicembre 2023. Questa decisione è influenzata dalla diminuzione progressiva degli incassi derivanti dalle fasi precedenti di rottamazione e dalla valutazione positiva dei risultati economici del 2024.
Infine, si sta pensando anche ad una remissione in bonis per i contribuenti "decaduti". Questa opzione consente ai contribuenti che hanno perso i benefici della rottamazione per non aver pagato una rata, di rientrare nel programma. La riammissione non richiede nuove coperture di bilancio e consente ai contribuenti di allinearsi nuovamente ai piani di pagamento originariamente stabiliti.
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