Riders, estese le tutele dei lavoratori subordinati

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Riders, estese le tutele dei lavoratori subordinati

Pronto l’emendamento del governo, condiviso da tutta la maggioranza, che interviene sui cd. “riders”. Il testo sarà presto presentato al cd. "Decreto Crisi", attualmente in discussione al Senato. Sul punto, l’intervento dell’esecutivo sarà duplice:

  • ai riders soggetti alle direttive del datore di lavoro, quindi impiegati in maniera continuativa ed etero organizzata, si applicheranno le tutele del lavoro subordinato;
  • ai riders impiegati in maniera occasionale e discontinua, che prestano la loro attività professionale secondo i parametri del lavoro autonomo, sarà introdotto un “pacchetto” minimo di tutele (dal divieto di cottimo a previdenza, salute e sicurezza, a cui potrà affiancarsi una regolamentazione specifica tramite la stipula di un contratto collettivo nazionale del lavoro).

A darne notizia è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il comunicato stampa del 4 ottobre 2019. Il principale obiettivo di questo intervento – come si legge nel comunicato – è stimolare, anche in tale settore, la contrattazione collettiva che avrà il compito di regolare in concreto la figura dei riders. “Sono molto soddisfatta perché, finalmente, anche questi lavoratori avranno maggiori diritti e tutele”, ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo.

Riders, le prossime novità

L’estensione delle tutele in favore dei riders, amplia di conseguenza la nozione di etero organizzazione per quanto concerne il riferimento alle modalità spazio temporali del potere organizzativo del committente. In altri termini, le tutele previste per i lavoratori subordinati si allargano anche a tutte le collaborazioni etero organizzate e svolte in modi prevalentemente personali.

In questo contesto, naturalmente, rientrano anche i riders, le cui modalità di esecuzione della prestazione, sono “organizzate mediante piattaforme anche digitali”.

Diversamente, i lavoratori autonomi, che svolgono attività di consegna di beni per conto altrui in ambito urbano e con l’ausilio di biciclette o veicoli a motore, non avranno diritto a tutte le tutele tipiche dei lavoratori subordinati. A questi ultimi, infatti, sarà riconosciuto unicamente un “pacchetto” di tutele, come ad esempio:   

  • paga minima oraria collegata ai CCNL di settori affini o equivalenti sottoscritti da organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative;
  • copertura obbligatoria INAIL.

Inoltre, viene stimolata nel settore la contrattazione collettiva per declinare al meglio la figura del ciclofattorino.

Prevista, infine, anche un'indennità integrativa per il lavoro notturno, festivo o in condizioni meteo sfavorevoli. Essa non deve essere inferiore al 10%.

Allegati Anche in
  • edotto.com – Edicola del 3 ottobre 2019 - Decreto crisi. Riders, Consulenti al Senato per le tutele – Bonaddio

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