Ricollocazione e formazione, il progetto Gol alla verifica delle parti sociali
Pubblicato il 07 settembre 2021
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Al via l’incontro delle parti sociali per l’esame del nuovo sistema di politiche attive denominato Gol, Garanzia di occupabilità dei lavoratori, collegato con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’intervento che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica da Covid-19.
Il progetto, a cui lavora il Ministero del Lavoro Andrea Orlando ed il commissario di ANPAL, Raffaele Tangorra, potrà contare su 4,9 miliardi complessivi, tra Pnrr e React-UE, ed ha lo scopo di potenziare le politiche attive del mercato del lavoro e la formazione professionale anche sostenendo la partecipazione delle donne e dei giovani al mercato del lavoro e combattendo il lavoro sommerso.
Altresì, il piano prevede un’ambiziosa riforma dei servizi pubblici per l’impiego attraverso il potenziamento del sistema duale e di promozione del servizio civile tra i giovani.
L’obiettivo della riforma mira a formare 300 mila persone specificatamente in materia di competenze digitali su un totale di 800mila persone coinvolte ed annoverare oltre 3 milioni di beneficiari entro il 2025, di cui almeno il 75% donne, disoccupati di lunga durata, giovani under 30, disabili e lavoratori over 55.
L’intenzione è quella di diversificare gli interventi a seconda della platea dei beneficiari.
Dalle prime indiscrezioni potranno accedere alle nuove politiche attive:
- i lavoratori in cig;
- i beneficiari di NASpI e Dis-coll;
- i beneficiari del reddito di cittadinanza;
- Neet, lavoratori disabili, donne in condizioni di svantaggio e over 55;
- disoccupati senza sostegno al reddito.
Sulla base dello status occupazionale è previsto uno specifico percorso di inserimento/reinserimento lavorativo tra i seguenti:
- reinserimento lavorativo, richiedibili dai più facilmente rioccupabili;
- di aggiornamento (c.d. upskilling), consistente in corsi di breve durata e di adeguamento delle competenze;
- riqualificazione (c.d. reskilling), con una formazione più intensa per i soggetti che si trovino a particolare distanza dal mercato del lavoro;
- lavoro ed inclusione, dedicato a situazioni complesse che coinvolge l’ausilio di servizi del territorio, socio-educativi e di conciliazione;
- ricollocazione collettiva, da attuare nelle c.d. crisi aziendali.
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