“Resto al Sud”, incentivo incompatibile con il lavoro dipendente a tempo indeterminato
Pubblicato il 28 novembre 2019
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La domanda di incentivo “Resto al Sud”, di cui all'art. 1 del D.L. n. 91/2017, convertito con modificazioni in L. n. 123/2017, può essere inviata anche da chi ha già un lavoro subordinato a tempo indeterminato. Tuttavia, in caso di accettazione dell’istanza, il lavoratore dovrà lasciare la propria occupazione in quanto incompatibile con la predetta agevolazione.
È questo uno dei tanti chiarimenti forniti da Invitalia, con alcune faq pubblicate sul proprio portale, dopo l'estensione dell'incentivo agli under 46, ai liberi professionisti e alle aree del Centro Italia colpite dal terremoto (modifiche contenute nel D.M. n. 134 del 5 agosto 2019).
“Resto al Sud”, campo di applicazione
Le domanda di ammissione agli incentivi “Resto al Sud” può essere presentata dai soggetti di età compresa tra i 18 ed i 45 anni che:
- siano residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro 60 giorni, ovvero entro 120 giorni se residenti all'estero, dalla comunicazione del positivo esito dell'istruttoria;
- non risultino già titolari di attività d’impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017, al momento della presentazione della domanda.
“Resto al Sud”, cos'è possibile finanziare?
Premesso che possono accedere all’incentivo unicamente le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali (comprese le unipersonali) e le società cooperative, ad esclusione delle attività agricole e del commercio, si precisa che possono essere finanziati unicamente i beni nuovi di fabbrica (sono esclusi, quindi, i beni usati).
Gli automezzi, invece, rientrano nell’incentivo solo se sono strettamente necessari al ciclo produttivo indicato nel programma di spesa. Dunque è escluso l’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto merci per conto terzi.
“Resto al Sud”, presentazione della domanda
Si ricorda, infine, che l’incentivo “Resto al Sud” non è un bando e non prevede scadenze, né graduatorie. È un incentivo “a sportello”: le domande possono essere presentate fino a quando ci sono fondi disponibili. Previo possesso di un indirizzo Pec, l’istanza è compilabile direttamente online dal sito web di Invitalia. In caso di domanda respinta è comunque possibile inviare una nuova istanza.
- edotto.com – Edicola del 25 novembre 2019 - “Resto al Sud” aperto anche ai liberi professionisti – Bonaddio
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