Reato di detenzione di immagini pedopornografiche anche per chi scarica su pc foto di minori per la visione

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Dura sentenza della Corte di cassazione sul reato di pedopornografia. La sentenza n. 639 edita il 13 gennaio scorso specifica il concetto descritto nel reato contenuto nella legge n. 269/1998, articolo 4, quando cita il “procurarsi” o “disporre” di immagini pedoponografiche, ossia lo sfruttamento sessuale di immagini riguardanti minori di 18 anni.

Per i magistrati della Corte Suprema rientra nella condotta colposa definita dal reato la semplice visione di immagini pedopornografiche scaricate da un sito internet e situate sul proprio pc per il tempo occorrente per una normale osservazione; infatti in tale caso le foto sono a disposizione del soggetto che le ha scaricate.

A nulla rileva, come accertato in giudizio, che numerose immagini si trovavano nella cartella “cestino” del pc e quindi pronte per essere definitivamente cancellate in quanto da ritenere sempre “detenute e disponibili”. La sentenza ha quindi pronunciato condanna alla reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici dell'imputato per essersi procurato materiale pedopornografico.
Anche in
  • Il Sole24Ore – Norme e Tributi, p. 19 - Stretta anti-pedofilia digitale - Negri

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