Quadro RS. Accoglie le perdite di imposta non compensate
Pubblicato il 03 settembre 2009
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Il quadro RS del modello di dichiarazione Unico 2009 si compone dei seguenti prospetti comuni ai quadri RD, RE, RF, RG e RH: Trasformazione da società soggetta all’Ires in società di persone; Conferimenti agevolati; Plusvalenze e sopravvenienze attive; Verifica dell’operatività e determinazione del reddito imponibile minimo dei soggetti non operativi; Utili distribuiti da imprese estere partecipate; Determinazione del reddito agevolato; Tassa etica; Ammortamento dei terreni; Valori fiscali delle società agricole.
Il quadro ospita, dunque, dati di varia natura, a partire dai dati di bilancio. Si tratta di uno spazio che non raccoglie dati che entrano direttamente nel calcolo delle imposte, ma diversi dati espositivi. Nello specifico, vi si riportano i dati di bilancio, che da quest’anno sono suddivisi in due prospetti relativi, da una parte, alle società che applicano i principi contabili nazionali e, dall’altra, a società Ias, tra cui banche e società finanziarie. Tra le altre informazioni, trovano spazio anche quelle relative a dividendi e utili deliberati nell’esercizio. Ma la parte del quadro che riscuote maggiore successo è sicuramente quella in cui è possibile riportare le perdite d’impresa non compensate. In particolare, è possibile riportare le perdite d’impresa in contabilità ordinaria fino al quinto anno successivo in deroga al principio di autonomia dei periodi d’imposta (articolo 84 del Dpr 917/1986), per poterle compensare con il reddito imponibile realizzato, fino a capienza dello stesso.
La disciplina delle perdite d’impresa ha subito numerose modifiche nel corso del tempo. Per esempio, è stato negato il riporto illimitato di perdite realizzate da un’impresa formalmente nuova, ma in continuazione con l’attività avviata precedentemente da un altro soggetto. Viceversa, vanno indicate le eccedenze non compensate di perdite riportabili in cinque anni a partire dal 2008 e l’eccedenza non compensata né con il reddito complessivo di precedenti esercizi né con i redditi imputati ai soci nell’ambito del regime di trasparenza.
- Il Sole 24 Ore, p. 29 – Perdite non compensate alla prova del riporto – Odorizzi
- http://www1.agenziaentrate.it
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