Pubblicate le FAQ per i progetti audiovisivi con tecnologie 5G

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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato le FAQ relative all’avviso pubblico del 1° agosto 2023 in merito all’acquisizione e il finanziamento di proposte progettuali finalizzate all’impiego della tecnologia 5G nel settore della produzione e della distribuzione di contenuti audiovisivi.

Finanziamento

I soggetti beneficiari potranno ottenere un finanziamento fino all’80% delle spese progettuali, l’importo massimo erogabile non potrà essere superiore a 500 mila euro per ogni singolo progetto.

Progetti

I progetti ammessi devono riguardare:

• l’adozione di soluzioni tecnologiche attuabili attraverso l’impiego della rete 5G;
• l’adozione di architetture di rete innovative, basate sul paradigma 5G, che consentano la distribuzione di contenuti audiovisivi in modo efficiente;
• l’adozione di soluzioni innovative per servizi e/o contenuti audiovisivi, come realtà virtuale o funzionalità di tipo immersivo;
• l’adozione di architetture di rete che forniscano strumenti funzionali alla gestione remota e all’interattività (ad esempio, NPN-Non Public Network, edge computing, ambienti cloud);
• la diffusione di dispositivi di ultima generazione;
• la produzione di contenuti in formati audio e video da 8k, UHD, MPEG-H, etc.

FAQ

Al fine di chiarire alcuni dubbi riguardanti il citato avviso pubblico, Il MIMIT ha pubblicato le risposte alle domande più frequenti, in particolare:

• i requisiti devono essere posseduti all’atto della domanda di partecipazione e comunque nei termini di presentazione della stessa. Pertanto, è ammessa alla partecipazione la start-up innovativa che al momento della presentazione della domanda risulta costituita da meno di 5 anni e che durante l’eventuale implementazione del progetto supererebbe il periodo dei 5 anni dalla sua costituzione;
• la Fondazione con missione formativa ed educativa nel settore dell'audiovisivo, in qualità di "Istituzioni scolastiche e/o educative o, in alternativa, università o enti o centri di ricerca, sia pubblici che privati” potrà partecipare al raggruppamento richiesto purché la natura e missione formativa della Fondazione sia evincibile dall’oggetto sociale presente in Visura Camerale (da allegare);
• con riferimento al limite del 25% dei costi diretti per le spese del personale, si specifica che la percentuale pari al 25% è da intendersi sull’intero costo del progetto;
• si conferma che la voce a) “spese relative a strumentazione ed attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per il progetto” si riferisce ad un nuovo acquisto, successivo all’avvio del progetto, rendicontabile integralmente, e la voce d) “quote di ammortamento degli strumenti e delle attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto“ ad acquisti precedenti l’avvio del progetto e rendicontabili unicamente per la quota di ammortamento;
• in alternativa al deposito cauzionale potrà essere costituita cauzione in una delle forme previste dalla legge 10 giugno 1982, n. 348. La fideiussione ovvero la polizza assicurativa dovranno essere redatte in bollo e le firme dei rappresentanti del rilasciante la fideiussione ovvero la polizza assicurativa dovranno essere autenticate;
• l’importo massimo di finanziamento non può essere superiore all’80% delle spese e comunque non superiore a 500.000,00, invece il cofinanziamento del progetto può essere anche superiore al 20%;
• la quota dell’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature è rendicontabile nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati i beni per il progetto di ricerca e sviluppo, in conformità alla normativa civilistica e fiscale vigente;
• l’operatore di rete di comunicazione elettronica ad uso pubblico, che partecipi come capofila in un partenariato, può comunque partecipare come partner non capofila in altri partenariati.

Scadenza domande

Si rammenta che le imprese interessate potranno presentare la domanda di partecipazione a mezzo PEC entro e non oltre le ore 23:59 del 4 ottobre 2023.